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Lecce, 26enne cinese si suicida in casa dopo aver sigillato porta e finestre

 
antonio negro

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Rinvenuto un biglietto scritto nella sua lingua che ora verrà tradotto

Lunedì 15 Marzo 2021, 12:07

LECCE - È mistero sui motivi che poco prima dell’alba di ieri hanno indotto R, D. 26enne della comunità cinese, residente al rione San Pio di Lecce, a lasciarsi morire per assenza di ossigeno.

l giovane, infatti, avrebbe deliberatamente ed accuratamente sigillato con abbondante nastro isolante i bordi della porta e della finestra della sua stanza (all’interno di un alloggio che condivideva con un coinquilino) per poi accendere ben tre bracieri all’interno del piccolo ambiente. Nel corso della notte la combustione ha esaurito l’ossigeno presente nella camera sprigionando monossido di carbonio e provocando la morte del 26enne.

L’allarme è scattato poco dopo le 5.30 del mattino, quando il coinquilino della vittima - che forse nelle ore precedenti aveva notato qualcosa di strano nel compagno di coabitazione - ha bussato alla sua porta per sincerarsi delle sue condizioni, senza ricevere alcuna risposta. Istintivamente il connazionale del 26enne ha provato ad aprire la porta senza successo. Da qui la richiesta d’aiuto al 113 e l’arrivo sul posto degli agenti delle Volanti della Questura di Lecce, assieme agli operatori del 118.

I poliziotti hanno sfondato la porta della camera in cui R. D. si era «blindato» in vista del suo insano proposito e, quando finalmente hanno avuto accesso alla camera, si sono trovati dinanzi al 26enne esanime, con accanto un biglietto segnato da una serie di ideogrammi in cui probabilmente si cela la motivazione del gesto compiuto.

Inutile ogni tentativo posto in essere dagli operatori del 118: il cuore del 26enne cinese era ormai immobile.
Agli agenti della sezione di Polizia scientifica non è rimasto altro da fare se non recuperare il biglietto che in qieste ore sarà sottoposto ad un interprete. 

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