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Annalisa Quaranta
02 Marzo 2021
LECCE - Un abbraccio, questa volta reale. Occhi negli occhi, senza uno schermo a dividerle. Così Tiziana e Antonella hanno finalmente potuto trasformare in realtà quel sogno nascosto nel cassetto della vita per troppo tempo. A fare da sfondo a questo incontro, dopo mezzo secolo di lontananza tra le due sorelle, l’ex aula consiliare del Castello Palazzo Personè, complice il biglietto che l’amministrazione comunale neretina ha voluto regalare a Tiziana, consentendole dal Belgio, dove si trova ormai da due anni, di raggiungere nei giorni scorsi Nardò e sua sorella Antonella. Un piccolo grande gesto che, nell’attuale momento storico segnato dal distanziamento e dalle restrizioni, avvicina e riscalda i cuori di tutti, facendo a Tiziana e Antonella, uno dei doni più importanti: l’abbraccio di una sorella, il calore di una famiglia mai conosciuta e improvvisamente ritrovata.
«È stata un’emozione unica – hanno raccontato Antonella, da Nardò, e Tiziana che ha fatto rientro in Belgio – dopo tutti questi anni è stata una grande gioia. Appena ci siamo trovate lì, di persona, guardandoci dal vivo abbiamo esclamato “siamo davvero uguali!” e subito dopo poi ci siamo dette che abbiamo perso tanto tempo senza viverci ma che adesso potremo finalmente recuperare». Sensazioni difficili da raccontare che non nascondono una forte emozione da parte di entrambe che hanno aggiunto anche un pensiero verso chi le ha portate fuori dalla dimensione del “virtuale”: «Ringraziamo il sindaco Pippi Mellone che ha reso possibile tutto questo, insieme a lui ringraziamo anche l’avvocato Andrea Losavio e l’assessore Mariagrazia Sodero che hanno contribuito a regalarci questa emozione unica e davvero inaspettata per noi».
Tutto era iniziato un mese fa, su un canale social che “duplica” in tempo reale trasmissioni di successo come “Chi l’ha visto?”. Il luogo virtuale si chiama «Ti Cerco. Appelli di persone che cercano le loro origini e i propri cari».
Qui Tiziana scrive il suo messaggio, riassumendo la sua primissima infanzia, la sua adozione nel 1970 da parte di una famiglia di Reggio Calabria e la consapevolezza di avere altri fratelli, tra cui due gemelli, adottati da un avvocato di Lecce, insieme alla volontà di conoscere qualcuno di loro e il nome della madre biologica. Storia che lei ha saputo alla morte della sua mamma adottiva, circa un anno fa. Poche ore e la risposta di Antonella è il pezzo giusto per completare il puzzle: vive a Nardò e anche lei è stata adottata. Nel chiedere delle informazioni ha saputo di avere una sorella di nome Tiziana nata in quel periodo e adottata a Reggio Calabria. Invia una sua foto che palesa l’innegabile somiglianza tra le due donne. Da quel momento le due sorelle non trascorrono un giorno senza condividere le proprie giornate e le proprie emozioni attraverso sms, foto, videochiamate. Cinquantuno anni sono tanti, troppi da condividere. Poi il messaggio del sindaco Pippi Mellone: «Ho un biglietto per voi». E le distanze temporali e fisiche che si annullano in un vero abbraccio d’amore.
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