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Lecce, Tribunale approva il concordato: si riaccende il futuro della Lupiae

 
Piero Bacca

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Piero Bacca

Tagli a indennità e ai premi dei dirigentiSalvati i lavoratori della Lupiae di Lecce

L’omologa apre ora la strada al ripiano dei debiti e al rilancio

Martedì 02 Marzo 2021, 08:15

LECCE - Decisivo passo in avanti per il futuro della Lupiae servizi e dei suoi oltre 235 lavoratori. Il Tribunale di Lecce (sezione commerciale), ha approvato la domanda di concordato preventivo in continuità aziendale della partecipata del Comune. Un esito positivo per la società, che evita il fallimento e si appresta a dare esecuzione al piano concordatario, già approvato in maggioranza a dicembre scorso dai creditori (Inps, Agenzia delle entrate, Bnl e fornitori). Il Piano prevede il graduale assolvimento degli obblighi debitori attraverso i flussi di cassa derivanti dall’attività d’impresa, attraverso l’apporto di nuova finanza già stanziata da parte del socio unico e con l’alie - nazione del patrimonio immobiliare non strumentale (terreni in via Lodi e via Cicolella) correttamente stimato dal Ctu del Tribunale. Con l’omologa del concordato la Lupiae esce dalla fase a gestione commissariale. L’ordinaria e straordinaria amministrazione tornano agli organi societari che - come si esplicita nella sentenza del Tribunale - dovranno portare a termine il piano nei cinque anni di esecuzione, continuando a rendere conto ai commissari giudiziali dell’assolvimento degli obblighi che esso comporta. Per la definizione del piano, la società - il cui amministratore è Alfredo Pagliaro - si è avvalsa del contributo dell’avvocato Antonio Sartori e del dottor Massimo Bellantone, all’epoca incaricati dal presidente del Cda Tatiana Turi. «È un risultato importante raggiunto dopo un lungo, serrato, teso, complicato passaggio politico che individuò nel concordato preventivo l'unica possibilità di evitare il fallimento della società e ulteriori insostenibili ripiani di perdite a carico del bilancio comunale. - dichiara il sindaco di Lecce Carlo Salvemini - Fu un passaggio scandito da assemblee, riunioni, manifestazioni di protesta e consigli comunali. Il risultato è stato possibile grazie all'accordo raggiunto con i dipendenti per la trasformazione del contratto collettivo di riferimento, da terziario a multiservizi; grazie al lavoro del segretario generale e dei dirigenti comunali per la redazione dei giudizi di congruità sui contratti di servizio quinquennali; grazie all'attenzione garantita in questi due anni dall'amministratore unico, dal collegio sindacale e dal revisore unico che hanno seguito tutti i passaggi necessari alla definizione di accordi con i creditori. Ed in primis - aggiunge Salvemini - è un risultato raggiunto grazie a quanti, in consiglio comunale, vollero nel gennaio 2019 assumersi la responsabilità di una scelta faticosa e impopolare. Ora occorre garantire che le previsioni contenute nel piano vengano osservate per garantire - grazie alla continuità aziendale, alla ricapitalizzazione prevista con risorse comunali, alla vendita di terreni della società - il pagamento dei creditori. È un compito che mi incarico di seguire con attenzione, scrupolo, rigore così come fatto finora. Per oggi salutiamo con grande soddisfazione questo risultato non scontato e importante. Solo ripercorrendo cosa sono stati questi anni - conclude il sindaco - si ha contezza dell'importanza di aver evitato il fallimento della società».

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