Varato il piano della Asl di Lecce per fronteggiare l’emergenza influenzale. In previsione del periodo nel quale l’influenza raggiungerà il suo picco, l’Asl ha disposto il potenziamento dell’offerta di posti letto. Il provvedimento, firmato dal direttore generale Rodolfo Rollo e dal direttore sanitario Roberto Carlà, prevede che, «al fine di aumentare il turn-over nei reparti clinici di Medicina, Geriatria, Pneumologia e permettere al Pronto soccorso di ricoverare i pazienti con sindromi influenzali, è possibile destinare i pazienti dimissibili, stabilizzati, ma non ancora ammissibili al domicilio a causa di trattamenti terapeutici da concludere in ambiente protetto o per altre ragioni, presso le strutture territoriali» di Nardò, Campi e San Cesario.
Nello specifico, nell’ospedale di comunità di Nardò sono previsti 15 posti letto, che, in via temporanea e d’urgenza, possono giungere fino a 18; nell’ospedale di comunità di Campi Salentina, otto posti letto, che in caso di emergenza possono arrivare a dodici; nella struttura riabilitativa di San Cesario, è attivato un modulo di riabilitazione cardio-respiratoria con dieci posti letto.
Le misure precauzionali adottate non si limitano a queste. È previsto, infatti, il potenziamento dell’attività del Pronto soccorso per ridurre i tempi d’attesa. Ciò sarà realizzato attraverso l’arruolamento di cinque medici della continuità assistenziale nel Pronto soccorso del «Fazzi» per la gestione dei codici bianchi e verdi nelle fasce orarie 8-20, con copertura del servizio da parte dei medici del Pronto soccorso nelle ore notturne. Inoltre, si è disposto il reclutamento di medici di Pronto soccorso, per fronteggiare le emergenze e liberare medici specialisti da destinare alle discipline di competenza. Infine, la direzione, di concerto con il Pronto soccorso del «Fazzi», sta procedendo all’implementazione dei percorsi rapidi, come Fast Track e See and Treat, e dei percorsi dedicati per branche specialistiche, come Ostetricia e Pediatria, al fine di decongestionare il Pronto soccorso e offrire un servizio migliore e più appropriato.
«Si raccomanda, per l’attivazione delle dimissioni protette, di applicare – si legge del documento della Asl – un’organizzazione del percorso che permetta di velocizzare la procedura, prevedendo, ad esempio, per i pazienti potenzialmente dimissibili nei giorni di venerdì, sabato e domenica, l’attivazione della procedura nei giorni precedenti, mercoledì e giovedì, in modo tale da permettere l’esecuzione delle varie fasi in tempi utili».