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Primarie c.sinistra in Puglia, Emiliano a Lecce: «Il risultato non è scontato»

 
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Primarie c.sinistra in Puglia, Emiliano a Lecce: «Il risultato non è scontato»

Il presidente in tour per la campagna elettorale in vista della consultazione del centrosinistra che il 12 gennaio sceglie il candidato: «Mi spiace per Fitto perché il centrodestra sceglie i suoi candidati come se fosse il calciomercato»

Sabato 28 Dicembre 2019, 18:19

19:08

LECCE - «Qualcuno sostiene che il risultato sia scontato, ma io di partite con l’esito scontato prima che siano giocate non ne ho mai viste». Così il governatore Michele Emiliano, presentando a Lecce le primarie di coalizione che il 12 gennaio sceglieranno in Puglia il candidato del centrosinistra alle elezioni regionali 2010. «Avverto in giro la sensazione - ha aggiunto - che questo appuntamento con le primarie non abbia senso. Invece vi dico che i compagni che vi competono sono personalità importanti e danno l’idea di un popolo pugliese in grado di dar vita ad una classe dirigente in permanente evoluzione». Per la scelta del candidato presidente del centrosinistra a gennaio si sfideranno in quattro: lo stesso Emiliano, poi Elena Gentile, già europarlamentare, il consigliere regionale Fabiano Amati e il sociologo Leonardo Palmisano.

«Io le primarie, non l’ho mai nascosto, le avrei fatte prima - ha poi detto Emiliano - quando faceva più caldo. Il 12 gennaio non è la giornata ideale, ma proprio per questo bisognerà fare uno sforzo in più. Poi, il giorno dopo parleremo del programma che sarà scritto attraverso forum partecipati da migliaia di persone, dove ogni soggetto, ogni Comune, ogni corpo intermedio, ogni sindacato, ogni associazione, possa dare il suo contributo. Sarà un programma che sarà scritto dal basso e non potrà essere imposto da nessuno. E’ ovvio che partiremo da quello che abbiamo in gran parte realizzato».

«Non è una cosa noiosa andare a votare alle primarie. Questo sistema va mantenuto e custodito, al di là della sua utilità specifica. Basta pensare a cosa sta accadendo ai nostri amici del centrodestra dall’altra parte, dove sui tavoli romani si giocano i nomi pugliesi a testa e croce, a prescindere dall’interesse della Puglia. Un modo di fare che noi del centrosinistra abbiano spazzato via a partire dalle primarie del 2005». Così il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, presentando a Lecce le primarie di coalizione per il candidato presidente del centrosinistra alle regionali del 2020, in programma il 12 gennaio. «Il 12 gennaio rappresenta quindi una data chiave - ha aggiunto - bisognerà fare lo sforzo di andare lì a fare il proprio dovere e a manutenere questo diritto che ci siamo conquistati come pugliesi».

«Ricordiamoci sempre chi siamo - ha poi detto Emiliano -, un popolo inclusivo che ragiona sulle cose per il bene comune. Non facciano battaglie per dividere bottini. La Puglia è come il mare: non è di nessuno, è di tutti. Siamo 'cape tostè, nessuno può imporci visioni che non accettiamo. Siamo un popolo accogliente che pensa che il colore della pelle non conti, che le differenze siano una ricchezza».

«Ovviamente non vivo sulla luna e chiedo scusa per tutte le cose che non siamo riusciti ancora a realizzare come avremmo voluto. Ma vi chiedo: dobbiamo ricominciare con degli sconosciuti? Perché dall’altra parte non sappiamo ancora di cosa stiano parlando... O dobbiamo dettare noi l’agenda partendo dal 12 gennaio? La data a partire dalla quale tutto il resto si innesca e comincia, in modo libero, con un voto democratico». Così il governatore della Puglia, Michele Emiliano, presentando a Lecce le primarie di coalizione per la scelta del candidato presidente del centrosinistra alle regionali del 2020, in programma il 12 gennaio.

Il riferimento è alla candidatura di Raffaele Fitto, già governatore e ministro e ora europarlamentare di Fratelli d’Italia, più volte ventilata e anche annunciata da Fdi a Roma, in base ad accordi nazionali nel centrodestra, ma stoppata dalla Lega in Puglia.

«Ho grande rispetto - ha detto Emiliano rispondendo ai giornalisti - per Raffaele Fitto, un presidente che come Vendola e come me, ce l’ha messa tutta, ma mi dispiace che il meccanismo di scelta dei candidati del centrodestra non venga affidato ai pugliesi, ma a scambi tra i presidenti delle varie regioni, come se fosse un mercato calcistico. A me sembra incredibile che in una Regione come la nostra che ha sempre votato, diciamo in maniera difforme rispetto al voto politico nazionale, il candidato venga scelto secondo la logica della politica nazionale. Temo che il centrodestra ancora non abbia capito l'identità dei pugliesi, è questo il punto vero».

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