Trentamila euro per sostenere la campagna elettorale che portò all'elezione dell'ex sindaco di Sogliano Cavour Paolo Solito e del suo vice Luciano Magnolo, all'epoca dei fatti anche assessore ai servizi sociali. Sono queste le rivelazioni del pentito Vincenzo Antonio Cianci, 33enne di Sogliano Cavour, che ora sono entrate a pieno titolo nel processo che si sta celebrando nei confronti di Magnolo ed Antonio Coluccia, coinvolti nell'operazione della dda denominata «Contatto».
Nei suoi frequenti faccia a faccia con gli inquirenti, Cianci parla più volte dei suoi rapporti con l'amministrazione di Sogliano Cavour, che nel giugno dello scorso anno è stato sciolto per infiltrazioni mafiose. Nello specifico, chiama spesso in causa l'ex sindaco Solito, che è bene precisare non è mai stato coinvolto in alcune vicenda giudiziaria.
«Insieme agli altri appartenenti al mio gruppo di Sogliano – spiega – in cambio di 30mila euro e di varie agevolazioni ho sostenuto l'elezione di Solito Paolo a sindaco e di Magnolo Luciano. Tra le altre cose, Solito mi ha consentito di avere in concessione, per interposta persona, la gestione di un ristorante...». Ciancio poi parla di una persona vicina al clan Coluccia «che ha avuto vari favori da parte del sindaco di Sogliano con assegnazione di appalti. Peraltro mi risulta che Solito e Magnolo abbiano inviato più volte il “pensiero” ai Coluccia».
«Nel 2016 – si legge ancora nel verbale – mi sono occupato dell’organizzazione della Sagra delle friseddhre, purpette e vino, senza richiedere, d'intesa con il sindaco Solito, alcuna autorizzazione comunale. Lo stesso sindaco mi ha consegnato per realizzare la sagra la somma complessiva di 15/16.000 euro».
Il pentito precisa che nel 2010 aveva sostenuto la candidatura di Salvatore Polimeno, avversario politico di Solito. Nonostante questo, Ciancio elenca una serie di favori che gli avrebbe fatto l'ex sindaco: in primis l'assegnazione di alcune case comunali in piazza Diaz in favore di alcuni parenti.
«Mi sono inoltre più volte rivolto a lui – aggiunge Cianci – per il pagamento di bollette della luce, di acqua e spazzatura», in favore di alcune persone a lui vicine. «Magnolo Luciano – continua – mi ha consegnato personalmente la somma di 5000 euro che io e ... impiegammo per concedere prestiti a usura».
Il 33enne spiega poi come avrebbe raccolto i voti per Solito e Magnolo: «ho reperito i voti offrendo in cambio dosi di marijuana e somme di denaro fra le 20 e le 50 euro. Periodicamente Solito mi consegnava delle somme di denaro per il mio impegno nella campagna elettorale. Ho inoltre posizionato nel 2016 e 2017 degli stand al di sotto del palco predisposto per i festeggiamenti della Notte della Taranta senza pagare alcuna tassa di occupazione del suolo pubblico ai vigili che effettuavano i controlli».