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Lecce, incendia il negozio attiguo al suo bar ormai chiuso: arrestato 57enne

 
Redazione Lecce

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Lecce, incendia il negozio attiguo al suo bar ormai chiuso: arrestato 57enne

Il negozio di articoli per le feste Balloon Party era già stato colpito dalle fiamme nel marzo scorso ed era stato costretto a chiudere

Domenica 15 Settembre 2019, 09:39

Il gestore del bar «Twin Towers» è stato arrestato per l’incendio al negozio «Balloon Party». Paolo Spalluto, 57 anni, di Lecce, già noto alle forze di polizia, è stato accompagnato in carcere dagli agenti della Squadra Mobile che, al termine di un’indagine-lampo, hanno raccolto sul suo conto una serie di elementi. In casa e in auto, poi, nascondeva: bottiglie sporche di gasolio, residui di carta igienica bruciata ed una scala intrisa di combustibile. Il suo locale è chiuso da tempo e, come riportato nel comunicato stampa della polizia, per fallimento con procedura di sfratto in atto.
Ma andiamo con ordine. E cominciano dall’inizio. Le fiamme nel negozio di palloncini e di gadget per feste sono state notate intorno alle 2.50. Il locale si trova su viale Japigia, tra la filiale della Banca Popolare di Puglia e Basilicata e il bar «Twin Towers», locale da tempo chiuso.

I vigili del fuoco hanno avviato subito le operazioni di spegnimento delle fiamme. I lavori sono andati avanti per alcune ore.
La stessa attività, nel marzo scorso, era stata danneggiata da un altro incendio: in quell’occasione le fiamme erano state innescate da un corto circuito. E a causa del rogo il negozio si era trasferito nella zona industriale.
Spente le fiamme, c’è stato il sopralluogo di vigili del fuoco e di poliziotti. Sono apparse subito evidenti le tracce della natura dolosa delle fiamme: è stato rilevato un forte odore di gasolio e, inoltre, è stata notata la presenza dello stesso combustibile anche nei locali adiacenti della Banca Popolare di Puglia e di Basilicata. Il rogo avrebbe potuto avere conseguenze ancora più devastanti.

I sospetti degli investigatori si sono concentrati sul gestore del bar. Paolo Spalluto abita al piano superiore dello stabile che si affaccia su viale Japigia ma che ha l’ingresso da un cortile di via Giovanni Gentile. I sospetti degli investigatori sul conto di Spalluto avevano cominciato a maturare dopo alcuni episodi avvenuti durante l’estate, quando erano stati incendiati alcuni alberi di pino antistante il «Twin Tower».
E così gli agenti della Squadra Mobile hanno deciso di eseguire una perquisizione in casa di Spalluto. I poliziotti hanno trovato subito materiale sospetto che ha reso la posizione del gestore del bar ancora più scomoda. È stata rinvenuta una bottiglia di plastica di mezzo litro parzialmente riempita di alcol etilico e con il tappo bucato nel centro. Sul posto c’erano rotoli di carta igienica bruciata e una bottiglia di vetro con evidenti tracce di alcol etilico. I controlli sono stati estesi anche all’auto del sospettato. Nel portabagagli è stato rinvenuto un bustone nero di cellophane nel quale c’erano tre fusti con capacità di 5 litri, vuoti e già utilizzati per contenere gasolio. C’è dell’altro. Sul pianerottolo della porta di ingresso dell’alloggio in uso a Spallutto c’era un’altra bottiglietta, parzialmente riempita di alcol, con il tappo bucato. Infine nel deposito c’era una scala a legno a stette pioli: il penultimo intriso di gasolio sversato da poco.

Secondo la ricostruzione degli investigatori, la scala sarebbe stata utilizzata per raggiungere le finestre del negozio Ballon Party dalle quali, poi sarebbe stato versato il combustibile.
Spalluto è stato portato in carcere. Sono in corso ulteriori indagini per accertare se il gestore del bar sia in qualche maniera coinvolto anche in altri incendi.

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