LECCE - Ha appena 17 anni il ragazzo rimasto ustionato ieri mattina a causa del vasto incendio che si è sviluppato alla periferia di Lecce. Precisamente all’angolo fra via del Tigno e via Teodoro Pellegrino, lungo la strada che porta a Novoli.
Si tratta di un deposito privato, dove erano accatastate legna e numerose casse di plastica. Il giovane è il figlio del proprietario del deposito, e insieme al padre stavano pulendo l’area.
Ancora non è chiaro cosa abbia dato origine all’incendio: di certo c’è solo che le fiamme si sono propagate rapidamente.
Ad alimentarle sia il vento di tramontana che il tipo di materiale che era accatastato nel deposito: legno e plastica, infatti, prendono fuoco molto rapidamente.
Una densa coltre di fumo nero ha invaso tutta la zona, visibile a diversi metri di distanza.
I vigili del fuoco sono accorsi rapidamente dal comando provinciale di viale Grassi: per spegnere le fiamme i caschi rossi hanno dovuto lavorare a lungo, il loro intervento è durato infatti circa cinque ore.
È poi accorsa anche un’ambulanza del 118, che ha dovuto soccorrere il figlio del proprietario: durante l’incendio sembra che il ragazzo si sia procurato alcune ustioni alla gamba e al torace. Il giovane è giunto in mattinata al pronto soccorso dell’ospedale «Vito Fazzi» di Lecce, dove i medici hanno proceduto ai primi accertamenti. Viste le sue condizioni, però, i sanitari hanno deciso di disporre il trasferimento al Centro Grandi Ustioni dell’ospedale «Antonio Perrino» di Brindisi. Ancora non si hanno notizie precise sulle sue condizioni di salute ma a detta dei soccorritori sembra che non sia in pericolo di vita.
Intanto i vigili del fuoco stanno cercando di capire cosa possa aver innescato un incendio di così vaste proporzioni. Per tutta la mattina la centrale del 115 è stata presa d’assalto dalle telefonate dei residenti della zona, che lamentavano un fastidioso odore di plastica bruciata, potenzialmente nocivo per la salute. Dell’accaduto è stata inoltre informata la polizia municipale.