Una mano ignota ammazza papere e germani reali, a Porto Cesareo, facendo pulizia in maniera discutibile sul lungomare di Levante, che da tempo ospita tantissimi esemplari divenuti ormai attrazione per turisti e residenti.
Oche e altri esemplari “abitano” e colorano un tratto di riviera, tra gozzi colorati e barche ormeggiate a poca distanza, starnazzano allegre e non paiono curarsi della presenza dell’uomo con cui, anzi, non disdegnano di creare simpatici siparietti.
Eppure c’è qualcuno che ha deciso di fare fuori le bestiole, una dietro l’altra, perché venti e passa germani trovati morti in pochi giorni non sono certo una coincidenza.
Croce e delizia, i pennuti, tanto amati da alcuni e molto meno graditi ad altri, al punto da essere in passato oggetto di un vero e proprio scontro andato avanti a suon di carte bollate. A qualcuno davano fastidio, schiamazzi ed escrementi, ad altri invece quel tocco multicolore a pelo d’acqua pareva una magia.
Vinsero i secondi.
Nel 2017 quattro anatre mute e quattro oche del campidoglio furono recuperate dalle guardie ecozoofile di Nardò, di concerto con carabinieri e polizia municipale e trasportate presso masseria La Grande. Da qualche tempo invece, tanti esemplari di razze diverse sono tornati sulle rive di via Albano.
Anche in questo caso, e per ragioni diverse, il loro soggiorno è durato poco.
Animalisti, cittadini e associazioni del territorio lanciano l’allarme: «Da un po’ di tempo una mano oscura si aggira nel cuore della notte ammazzando le nostre oche, mentre dormono, senza pietà. Il numero è vertiginosamente cresciuto. La crudeltà contro i nostri animali non può essere conciliabile con la nostra cultura. Non possiamo restare indifferenti davanti allo sterminio arbitrario. Il nostro silenzio è consenso alla follia di questa mano. Dobbiamo sentirci parte attiva di ciò che sta accadendo. Io – scrive Valentina, cittadina attiva nell’associazionismo - insieme a tutti gli altri soci della Lega Italiana Protezione Uccelli ci stiamo battendo per chi sta agendo contro ogni forma di legalità e rispetto della vita delle nostre oche”.
In queste ore si sta predisponendo un esposto querela da presentare all’autorità giudiziaria, intanto i cittadini e le associazioni chiedono la collaborazione delle forze dell’ordine e di quanti abbiano potuto notare o vedere chiaramente qualcosa.