La presenza della Adhemar de Saint Venant, la nave che per conto di Tap sta installando dagli inizi di novembre sui fondali a circa 800 metri a largo di San Foca il palancolato provvisionale propedeutico alla realizzazione del microtunnel del gasdotto, starebbe creando difficoltà ai pescatori del posto. Lo denunciano gli stessi pescatori secondo i quali la presenza costante della nave impedirebbe di fatto qualsiasi attività di pesca nella zona, in particolare quella del pesce azzurro, di fatto è bloccata.
I pescatori temono che «la strumentazione in mare, le continue operazioni dei sub e soprattutto l’illuminazione notturna da parte sia della nave che dei mezzi di supporto, risulti impattante sull'ecosistema marino».
Nella zona vige da ottobre fino alla fine di dicembre un’ordinanza della Capitaneria di Porto che vieta qualsiasi attività, anche la pesca, costringendo i pescatori a spostarsi con le reti verso sud, da Torre dell’Orso ai Laghi Alimini o a nord del litorale, da Torre Specchia fino a San Cataldo. Nei giorni scorsi Tap Italia aveva inviato ai rappresentanti delle due cooperative di pesca e alle singole ditte operanti stabilmente nel porto di San Foca, una lettera in cui chiedeva alle parti un incontro per definire un progetto - come si legge nella missiva - «a sostegno della sicurezza e sostenibilità della pesca, in particolare attraverso l’efficientamento della flotta dei pescatori interessati». Per andare incontro alle esigenze del comparto, Tap propone una serie di azioni, tra le quali un intervento periodico «per garantire la manutenzione ordinaria e straordinaria delle imbarcazioni e delle loro componenti, grazie al supporto di cantieri specializzati».
Secondo quanto riferisce TAP in una nota: «Al momento oltre un terzo dei pescatori che fanno base a San Foca ha già positivamente avviato l’interlocuzione con TAP sui temi indicati anche dalla notizia di agenzia. E nei prossimi giorni sono in programma un sacco di altri appuntamenti».