LECCE - Se andare in treno dal sud Salento sino a Lecce è spesso un’odissea per chiunque, per i disabili l’impresa potrebbe diventare persino titanica. A denunciarlo è Christian Fattizzo, presidente dell’associazione per ragazzi con disabilità «Nova Vita».
Come ogni anno, l’associazione presieduta da Fattizzo ha organizzato una gita a Lecce con venti ragazzi con accompagnatore e tre in carrozzina. Quest’anno, il viaggio è stato programmato per il 2 novembre, ma, come avvenuto nelle precedenti occasioni, i problemi non si sono fatti attendere.
La gita fuori porta fortunatamente si farà, grazie anche alla mobilitazione delle Ferrovie del Sud Est e di Ferrovie dello Stato. Non, però, su treno, ma su autobus. Le Fse, infatti, hanno messo a disposizione dei mezzi di trasporto nuovissimi, recentemente acquistati e adibiti al trasporto dei disabili.
Gli autobus preleveranno i ragazzi direttamente da Casarano e li accompagneranno sino a Lecce, grazie all’intervento della Sala blu che eroga assistenza alle persone a ridotta mobilità. Una volta terminata la visita alla città, i soci di «Nova Vita» saranno ricondotti a Casarano. Prima di giungere alla soluzione, vi è stata una fitta interlocuzione telefonica e a mezzo posta elettronica tra Christian Fattizzo, FS, Fse e Sala blu.
Il problema era nato dal fatto che i treni Atr220, predisposti per il trasporto dei disabili, si trovano bloccati a nord di Lecce, a causa di alcuni lavori sulla linea Lecce-Martina Franca che ne impediscono l’utilizzo a Lecce e in Provincia.
A rendere ancora più singolare la vicenda, le risposte che Fattizzo avrebbe ricevuto dal call center della Sala blu. Come Fattizzo ha scritto in una lettera indirizzata al Prefetto, alla richiesta di assistenza per i 23 ragazzi interessati, l’operatore avrebbe risposto che questi ultimi avrebbero dovuto scendere i gradini dei sottopassaggi. L’alternativa sarebbe stata quella di attraversare i binari, cosa non certo facile per dei ragazzi a mobilità ridotta.
È pur vero, come fanno sapere dalle Ferrovie dello Stato, che le Sale blu offrono quotidianamente, a Lecce e in tutte le stazioni italiane, un grande servizio alle persone con problemi di deambulazione.
Va ricordato che il servizio di assistenza Sala blu è effettuato da Rfi, Rete ferroviaria italiana, ed è rivolto alle «persone con disabilità» o «persone a mobilità ridotta» (PMR), nella cui accezione rientrano le persone che si muovono su sedia a rotelle per malattia o per disabilità; le persone con problemi agli arti o con difficoltà di deambulazione; le persone anziane; le donne in gravidanza; i non vedenti o con disabilità visive; i non udenti o con disabilità uditive; le persone con handicap mentale.
Un servizio che non fa notizia, ma che consente a tanti soggetti in evidente difficoltà di potersi muovere liberamente usufruendo dei trasporti su strada ferrata.
Il problema è in parte riconducibile al periodo convulso che stanno attraversando le Fse, in fase di riorganizzazione sotto l’egida di FS. Eppure, per Fattizzo, il problema potrebbe essere risolto senza eccessivi sforzi. Anche perché FS, Fse e Sala blu dispongono di personale altamente qualificato.