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Elkann, una galleria di ritratti al femminile

 
Raffaele Nigro

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Raffaele Nigro

Elkann, una galleria di ritratti al femminile

Dopo aver scandagliato le singole vite dei suoi familiari, da quella del padre francese a quella della contessa Ovazza, Alain Elkann sposta lo sguardo sull’universo femminile di tutta Europa, in Adriana e le altre edito da Bompiani

Mercoledì 19 Luglio 2023, 12:37

Dopo aver scandagliato le singole vite dei suoi familiari, da quella del padre francese a quella della contessa Ovazza, Alain Elkann sposta lo sguardo sull’universo femminile di tutta Europa, in Adriana e le altre edito da Bompiani. La lezione di Moravia, lo scrittore al quale Alain ha dedicato un lungo studio biografico, si ripresenta nella struttura narrativa di questi racconti, con un realismo fine e una precisa scelta di campo sociale. Le donne e i pochi uomini a cui volge lo sguardo appartengono infatti a un mondo altoborghese e aristocratico disseminato tra Francia, Inghilterra, Germania, Svizzera e Piemonte, con puntate di vita a New York. Tutto sommato i luoghi che lo scrittore conosce bene per averli abitati. E dunque situazioni descritte con l’intento di raccontare i nostri anni animati da giramondi senza radici, individui con poca attrazione verso i propri cari, abituati a vivere vite frammentate e dispersive.

Elkann è uno scrittore piano e privo di impennate liriche e psichiche. Un uomo certamente inquieto, almeno stando ai molti luoghi che va abitando e scandagliando, di grande raffinatezza umana e caratteriale che ama osservare il genere umano senza scelte di campo, uno spettatore della vita altrui e che ti spinge a intuire la sua inquietudine attraverso le vite dei personaggi che va delineando. Basti leggere le vicende di Adriana Muller, una nobildonna austriaca vissuta e formatasi a Zurigo, venuta a vivere a Torino dopo aver sposato Augusto Poli. Il plot narrativo in realtà ha come protagonista il giovane Morlupo, amico dei Poli, il quale dopo essere partito da Torino ricorda gli anni di gioventù e la società in cui si è formato. A quel tempo Adriana aveva conosciuto al casinò di Campione Saverio, un vicedirettore di banca milanese ed erano diventati amanti. Ma il ricordo di Morlupo ci presenta anche Giorgio e Luisa, i due figli di Adriana, una donna stanca e annoiata, che frequenta i casinò di Sanremo, Saint Vincent, Montecarlo e che vive con scarso interesse la vecchiaia che incalza e la vedovanza. Saverio avrà una relazione persino con Luisa, la ragazza su cui Morlupo aveva posto gli occhi inutilmente, ma sono tutti in viaggio, verso mondi altri rispetto al luogo di origine.

Non meno pungente è il racconto di Flavia, una bambina che vive al limite della città e che vuole a tutti i costi un maialino. I suoi genitori se ne contendono l’affetto e alla fine del contrasto a vincere sarà la ragazzina, che sottrae denaro al portafoglio del padre e affida l’acquisto del maialino al custode degli animali Cassio. Mostrando che oggi i genitori non hanno più alcun potere sui figli.

Ma la passione narrativa di Elkann si accende dove può raccontare storie di donne che appartengono alle mille città che ci chiamano e cambiano sede con la repentinità del loro umore. Come è il caso di Marcella Longhi De Vincentis. Ha una casa a Napoli, ma intorno a lei c’è un nucleo di giramondi. il marito frequenta Parigi, ha una giovane amante, Silvie. Sua figlia Anna ha sposato un uomo della Rai e si divide tra Roma e Napoli mentre lei sta aspettando l’arrivo di Filomena, sua nipote che torna da Atene ma è diretta a Parigi dove ha una galleria d’arte. Anche Marcella ha una situazione affettiva complessa, perchè ha un amante, Prospero, che non vuole lasciare sua moglie e col quale non riuscirà a costruire nulla di buono.

Divisa tra Londra e New York è invece Sibilla, mentre assolutamente priva di radici e legami si presenta Leini, diminutivo di Helene e protagonista dell’ultimo racconto che è quasi un romanzo breve. Leini è figlia di un gerarca nazista che non è mai riuscita ad amare. Forse questa provenienza ha fatto sì che lei non abbia mai avvertito una forza centripeta verso gli altri familiari. Ha infatti condotto una vita spaesata e scioperata. Con tante avventure in tante città e un amorazzo a Napoli e infine un marito ungherese, un musicista da cui ha avuto Jaspers e Marie Louise. Jaspers se ne va a vivere in Florida, è omosessuale ed è legato a distanza a sua madre.

Marie Louise ha una forma di antipatia verso Leini, è separata dal marito Peter e vive a New York con Nuno, un brasiliano. Per colmare la propria solitudine Leini si è trovato un giovane fidanzato, Zac, che vive con lei a Londra. Ma la figlia ha bisogno di lei, è in procinto di partire per il Brasile per conoscere i genitori di Nuno e non sa a chi lasciare i figli Sofia e Pablo. Leini raggiunge New York e rassicura la figlia, parta pure, lei sarà una nonna attenta.

Ma la fortuna non cammina al suo fianco e il piccolo Pablo, tornando da scuola con la nonna sfugge al controllo e inseguendo la palla finisce sotto un autobus. Marie Louise rientra più morta che viva dal viaggio e investe la mamma di improperi e le rinfaccia il suo essere stata sempre lontana dai figli e troppo attenta solo a se stessa e alla sua voglia di divertimento.

Leini prenderà coscienza di ciò che è stata la sua vita, una vita fatua, ma in ossequio al suo carattere quasi fuggirà dagli Stati Uniti per raggiungere Zac. Perché il lupo perde il pelo ma non il vizio.

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