Un nuovo protagonismo dei cattolici in politica? Di questo si dibatterà oggi a San Giovanni Rotondo nel Centro di Spiritualità Padre Pio (alle 15,30) nel convegno «Cattolici democratici: hanno ancora un ruolo?», promosso da «Tempi Nuovi Piattaforma Popolare» e dal sodalizio «Don Fausto Parisi». Sul palco ci saranno l’arcivescovo Domenico D’Ambrosio, Raffaele Bonanni già segretario nazionale della Uil e Beppe Fioroni ex fondatore del Pd che ha abbandonato il Nazareno dopo l’elezione a segretario di Elly Schlein. L’ex ministro ha spiegato alla Gazzetta le ragioni dell’iniziativa.
Fioroni, il ruolo dei cattolici torna d’attualità dopo la svolta a sinistra del Pd della Schlein?
«Il Pd della Schlein ha legittimamente scelto di trasformarsi da un grande partito di centrosinistra in una formazione di sinistra-sinistra. Il Pd è diventato il partito delle “cento sfumature di rosso”. Prima c’era l’alternanza nelle cariche di segretario e presidente tra esponenti espressione di una pluralità di culture. Ora alla segreteria c’è una personalità della sinistra massimalista con Bonaccini presidente della sinistra riformista».
Così lei ha deciso di andar via.
«Si rischiava di essere ospiti sgraditi e paganti in procinto di diventare ingombranti. Da qui la scelta di togliere l’ingombro».
A che spazio guardate?
«Seguendo l'insegnamento di Paolo VI i cattolici hanno il dovere di partecipare alla realizzazione del bene comune».
Lavorate per una nuova “cosa” centrista?
«Non vogliamo fare un partitino, ma una vasta area per mettere insieme popolari, cattolici e moderati che nel 1994 furono costretti alla diaspora rispondendo alla domanda “con chi ti allei?” e non tenendo al centro le proposte per il Paese».
Tra i sostenitori della sua iniziativa ci sono anche Angelo Sanza, Giuseppe Gargani e Raffaele Bonanni…
«Non c’è alcuna preclusione verso chi viene dal centrodestra. Puntiamo alle europee, per avere insieme cattolici, liberaldemocratici, i civici della Moratti, Cateno De Luca, Giuseppe De Mita, Italia Viva, Insieme di Stefano Zamagni. Il collante può essere la centralità dell’europeismo».
L’iniziativa potrebbe avere dei riflessi nel consiglio regionale pugliese, ed è sostenuta dal renziano Massimiliano Stellato.
«Mi auguro che nasca l’intergruppo alla regione con cattolici e riformatori».
Michele Emiliano?
«Lo conosco da tempo, abbiamo fatto percorsi significativi insieme. Spero che apprezzi questa possibile aggregazione nel consiglio»
Sui temi etici?
«Su utero in affitto e eutanasia non si è fatto nulla nel “mio” Pd, dove si era rispettosi delle diverse culture e rispettosi della vita. Si può avere il desiderio di acquistare un appartamento, non un figlio».
Le manca la Dc?
«Ora bisogna costruire un ponte che guardi al futuro, camminando insieme. Non basta scegliere un velocista».