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Allarme Federalberghi: «La chiusura delle strutture sarà un effetto domino»

 
Marisa Ingrosso

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Marisa Ingrosso

Puglia, ok ad alberghi da destinare ai sanitari e chi è in quarantena

Caizzi e Tropiano delineano la drammatica situazione in Puglia e Basilicata per il settore ricettivo

Lunedì 03 Ottobre 2022, 13:59

BARI - Ciò che sta accadendo ai Caroli Hotel è solo l’inizio. Sia Francesco Caizzi, presidente di Federalberghi Puglia e vicepresidente nazionale dell’Associazione, sia Michele Tropiano, presidente Federalberghi Basilicata, sono persuasi che, a breve, s’innescherà un effetto domino con chiusura di attività ricettive in entrambe le regioni e nelle città. «Mentre gli alberghi stagionali possono anticipare la chiusura a causa dei costi energetici che stanno azzerando i guadagni di questa estate - spiega Caizzi - chi lavora nelle città, i business hotel, che non hanno punte di occupazione dell’80-90% a luglio e agosto, bensì del 60%, e che sono abitualmente operativi anche durante i mesi invernali, a brevissimo non avranno altra scelta che chiudere. E, purtroppo, licenziare i propri dipendenti assunti a tempo indeterminato. Non potremo fare altrimenti. E poi? Altra Cig? Ci rendiamo conto che così andiamo a rincorrere uno spettro?».

In che senso? «Qualcuno - spiega - dovrà correre al riparo a livello nazionale. Perché la situazione è drammatica e lo stiamo denunciando da tanto tempo. Perché non ci sono più le marginalità se anziché 10mila euro di bolletta ne pago 40mila e l’incasso è sempre lo stesso. La chiusura è dietro la porta per tutti se il Governo non stanzia risorse. E l’assurdità è che siamo vittime di speculazioni. Tenendo conto che dipendiamo dall’estero solo per il 15% dell’energia elettrica, vuol dire che ci sono extraprofitti di alcune aziende italiane. È una stortura indotta dal mercato libero. Dobbiamo ammetterlo che non sempre il libero mercato produce risultati giusti».

«L’aumento - spiega Michele Tropiano - è iniziato da settembre 2021, fino ad arrivare al luglio 2022: il 330% di aumento in più delle bollette dell’elettricità. E pare che, dal 1° ottobre, aumenteranno di un altro 59% e non riusciremmo a reggere il colpo. Anche perché noi siamo aperti tutto l’anno. Solo chi ha attività sul mare chiude per il periodo invernale, noi no e, oltre alla corrente elettrica, abbiamo i consumi di gas o metano, che noi operatori, al contrario delle famiglie lucane, paghiamo per intero. Anzi, chi affitta le camere e risulta un privato, ora si avvantaggia anche su questo fronte e non lo paga il gas. Se non si fa qualcosa, per novembre dovremo consegnare ai nostri sindaci le chiavi dei nostri alberghi e chiudere le strutture. Una tragedia anche per i nostri occupati. Non c’è però alternativa. L’anno scorso a luglio ho pagato 8.800 euro di corrente e quest’anno, sempre a luglio, 27.300 euro. E se non avessi avuto i pannelli fotovoltaici la mia bolletta sarebbe stata di 36.000 euro. Allora chiedo: si può pagare 1.200 euro di corrente al giorno? La risposta è una: no».

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