Prove di guerra aerospaziale nei cieli di Puglia e Basilicata. Oggi e domani - tra le 12 e le 17 - l’esercitazione militare Composite Air Operation «Comao 22-09» impegnerà i confini aerei di mezza Puglia e quasi tutta al Basilicata, assieme ad ampi tratti della Calabria e della Campania a sud e del Molise e dell’Abruzzo a Nord.
Il perno strategico sarà a molti chilometri di distanza da lì, nelle mani del Comando Operazioni Aerospaziali di Poggio Renatico (Ferrara) che è il «referente unico dell'Aeronautica Militare per la Difesa Aerea, la Difesa Missilistica e - spiega la Forza Armata - per il coordinamento e controllo del Traffico Aereo Operativo, delle missioni di Ricerca e Soccorso e dei trasporti aerei militari».
Saranno impegnati praticamente tutti gli assetti aeronautici che il Paese può offrire, dai caccia intercettori, come gli Eurofighter del 36º Stormo di Gioia del Colle, ai velivoli a pilotaggio remoto, come i Predator del 32° Stormo di Amendola (Foggia), dagli aerei da addestramento militare transonico, come il T-346A del 61° Stormo di Galatina (Lecce), ai caccia F-35. Oltre, a un contributo «sul campo» offerto dalla Marina Militare con i suoi Marò.
Per la precisione, lo Stato maggiore dell’Aeronautica militare spiega alla «Gazzetta» che «prenderanno parte a questa attività addestrativa complessa velivoli Eurofighter del 36° Stormo e del 37° Stormo, F-35 e Predator del 32° Stormo, T-346A del 61° Stormo, un KC-767A del 14° Stormo ed elicotteri HH-101A del 9° Stormo. Oltre agli equipaggi dei velivoli impiegati, parteciperà personale Force Protection e medico del 36° Stormo, Fucilieri dell’Aria con capacità JTAC (Joint Terminal Attack Controller) e personale altamente specializzato SERE (Survival, Evasion, Resistance and Escape) del 16° Stormo unitamente ad un team di extraction forces (forze di esfiltrazione; ndr) della Brigata Marina San Marco della Marina Militare».
Non è dato conoscere tutti i profili di missione su cui si addestreranno i militari italiani, salvo uno: il salvataggio di un pilota finito in territorio nemico. «L’attività addestrativa - spiega lo Stato maggiore dell’Aeronautica - simula principalmente un’attività di Personnel Recovery, ovvero il recupero di un pilota militare in ambiente non permissivo che ha dovuto abbandonare il proprio velivolo e quindi costretto ad applicare tattiche, tecniche e procedure per mettersi al sicuro e rimanere in attesa di essere recuperato in sicurezza dalle forze amiche. Di lì a poco, entro un brevissimo arco temporale, il Comando Operazioni Aerospaziali ordina la missione di recupero e gli equipaggi di volo dei Reparti assegnati sono chiamati alla pianificazione ed esecuzione tattica dell’operazione».
Non sappiamo se l’operazione vedrà coinvolti altri assetti (satellitari?) e se il contributo della Marina Militare si limiterà ai Marò.
Grazie al portale “Desk Aeronautico” (www.deskaeronautico.it) che lodevolmente rende accessibile a tutti le informazioni aeronautiche più importanti e sviluppa i vari Notam (avviso che fornisce ai piloti informazioni essenziali per la sicurezza dei voli) sappiamo la “Comao” interesserà tanto i cieli sul golfo di Taranto, quanto quelli su Amendola e che «verranno inoltre istituiti dei corridoi di transito “Brown” e “Charlie”» tra Amendola e aree sullo Ionio e il Pollino e una zona adiacente l’arco apulo-lucano del Mar Ionio.
«La reale attivazione delle aree - spiega Desk Aeronautico - sarà effettuata su base tattica dai relativi enti ATS. Ai traffici non partecipanti si raccomanda di evitare le aree e di prestare adeguata attenzione. Per le attività saranno sospese le procedure strumentali di Amendola, Gioia Del Colle e Foggia-Gino Lisa».
Non viene spiegato se avrà un qualche ruolo la portaerei americana a propulsione nucleare USS George H. W. Bush che incrocia nei nostri mari. Ma di certo gli occhi di alleati e non, guarderanno con interesse quanto avverrà in Puglia e Basilicata.