Una pioggia di soldi per la cultura della Puglia e Basilicata. Dai fondi del Pnrr (misura M1C3), inserito all’interno del grande progetto europeo di ripartenza Next Generation EU, infatti, sono in arrivo risorse importanti anche per queste due regioni.
Il Ministero della Cultura ha annunciato un totale di oltre 160 milioni di euro (su un totale di 1,8 miliardi in tutta Italia) di investimenti culturali. Sono stati infatti pubblicati i decreti di assegnazione per quanto riguarda i fondi per il miglioramento dell’efficienza energetica di cinema, teatri e musei, per l’attrattività dei borghi, il recupero di parchi e giardini storici, l’adeguamento sismico degli edifici di culto, torri e campanili e per il restauro delle chiese Fec (Fondo edifici di culto del Ministero dell’Interno).
I traguardi, spiegano al Ministero dell'Economia e delle Finanze, sono stati raggiunti «grazie alla costante e virtuosa collaborazione che le strutture del Ministero della Cultura guidato da Dario Franceschini hanno avuto con il Mef, gli enti locali, le Regioni, l’Anci, le province autonome, il mondo dell’associazionismo, gli operatori economici e le associazioni di categoria».
Sono fondi importanti che, sicuramente, andranno a rendere più attrattiva, dal punto di vista culturale, paesaggistico e architettonico, la «macro regione» meridonale Puglia-Basilicata già rinomata per il suo grande patrimonio artistico e culturale.
«Meta raggiunta, obiettivi centrati e tabella di marcia rispettata: l’Italia è il Paese europeo che più ha investito in cultura i fondi del proprio Pnrr - ha commentato il ministro Franceshini - facendo del settore il cardine della propria ripresa».
Musei, cinema e teatri Spulciando i decreti di assegnazione dei fondi, notiamo che, per quanto riguarda la Puglia, sono 18 i milioni di euro (quasi 10 milioni alla Basilicata) da destinare per la realizzazione di miglioramento dell’efficienza energetica di musei, cinema e teatri di proprietà pubblica e privata. Tra questi, spicca per esempio il Museo archeologico nazionale di Matera al quale sono stati destinati oltre 5 milioni di euro, la Galleria nazionale della Puglia «Girolamo e Rosaria Devanna» di Bitonto (1,2 milioni), l’Antiquarium e zona archeologica di Canne della Battaglia a Barletta (1 milione) e il Nuovo teatro «G.Verdi» di Brindisi (650mila euro).
Chiese-edifici di culto Quasi 32 milioni di euro, invece, sono stati assegnati alla Puglia per il restauro di 33 tra chiese ed edifici di culto, comprese le opere d'arte in esse presenti, e per l'adeguamento sismico e la messa in sicurezza di 16 edifici di culto e loro torri e campanili (poco meno di 20 milioni alla Basilicata per 9 edifici): in questo contesto, spicca l’intervento in favore della Chiesa dello Spirito Santo e convento dei Cappuccini di Galatina (stanziati 4 milioni di euro), della Chiesa di S Bernardino di Troia (quasi due miliardi e mezzo), della Chiesa di San Sebastiano di Brindisi (3,3 milioni), della Chiesa di San Domenico di Matera (quasi 6 milioni e mezzo) e del Complesso monumentale di San Pietro Caveoso sempre a Matera (oltre 2 milioni).
Patrimonio Fec Le Chiese in questione, è bene precisare, rientrano nel patrimonio del Fondo edifici di culto (Fec) che è un ente dello Stato gestito dal Ministero dell'interno. La legge istitutiva del 20 maggio 1985, n. 222 gli ha affidato, tra l'altro, il compito di valorizzare il suo cospicuo patrimonio di chiese, molte di notevole importanza storica e culturale, e di oggetti e opere d'arte in esse conservati.
Giardini storici Un altro decreto assegna alla Puglia 4,2 milioni di euro per tre giardini storici, quello storico di Villa Bonellii a Barletta (2milioni), il giardino storico di Palazzo Aurisicchio a Ostuni (690mila euro) e i giardini pensili del Palazzo Ducale a Bovino (1,5 milioni). In basilicata, invece, assegnati 1,7 milioni per la Villa del Prefetto a Potenza.
I borghi a rischio Il decreto che mobilita le risorse maggiori, quello per l'attrattività dei borghi, prevede un onere finanziario complessivo di 761 milioni. In particolare sono assegnati circa 363 milioni a 289 comuni (il 40% dei quali nel Mezzogiorno) per progetti di rigenerazione culturale, sociale ed economica di borghi a rischio spopolamento.
In Puglia saranno stanziati 31 milioni di euro per 23 progetti di recupero e valorizzazione di altrettanti piccoli e piccolissimi borghi (fino a 5mila abitanti): oltre 2 milioni, per esempio, spoetteranno al comune di Minervino di Lecce e i San Cassiano nel Lecces e di Casalvecchio di Puglia nel Foggiano. In Basilicata, poco più di 7 milioni di euro finanzieranno altri 5 progetti: la somma più cospicua è quella che è stata assegnata al comune di Pietrapertosa (2,5 milioni).
Borghi storici Confermato poi il finanziamento di altri 398 milioni assegnati a 20 borghi storici individuati dalle Regioni (uno per ogni regione e provincia autonoma, con l’eccezione del Molise per via di un’ordinanza del Tar). In questo caso lo stanziamento per singolo progetto è più ingente (20 milioni) perché per ogni borgo è stata individuata una vocazione da potenziare con appositi finanziamenti (dall’albergo diffuso, alla Rsa diffusa, all’attrazione dei nomadi digitali)
In Puglia, previsti 20 milioni per Accadia, uno dei borghi più caratteristici della Daunia e altri 20 milioni per il borgo di Monticchio Bagni, frazione appartenente ai comuni di Atella e Rionero in Vulture, in provincia di Potenza.
Sul sito del Ministero della Cultura sono visionabili i decreti di assegnazione delle risorse del Pnrr con gli elenchi di tutti i Comuni che potranno beneficiare delle relative somme.