Roma, 18 ott. (Adnkronos Salute) - “La tecnologia migliora la risposta riabilitativa, il segreto è mettere al centro i pazienti, l'elemento chiave per permetterle di aiutarli concretamente nella vita di tutti i giorni”. Così Riccardo Zuccarino, fisiatra del NeMo Trento ed esperto del Centro di Ascolto Aisla ha sintetizzato il ruolo della tecnologia nella cura delle malattie rare durante il seminario 'Linguaggi della Cura: Solo Lavorando Assieme', in corso all'Itas Forum di Trento e promosso da Aisla (Associazione italiana sclerosi laterale amiotrofica) in collaborazione con AriSla (Fondazione italiana di ricerca sulla Sla) e i centri clinici NeMo.
Zuccarino ha presentato una serie di innovazioni tecnologiche per medici e caregiver, con un workshop interattivo e dimostrazioni pratiche in collaborazione con la Fbk (Fondazione Bruno Kessler). "L'importanza del non farsi sentire le persone da sole è un bisogno condiviso a livello mondiale – ha spiegato l'esperto, che da un anno rappresenta Aisla anche nel board of directors dell’International Alliance – e anche nell'associazione proponiamo il modello dell'interdisciplinarità perché siamo certi che solo mettendosi in rete è possibili dare una risposta concreta di cura alle persone affette da Sla e alle loro famiglie".