In Puglia e Basilicata
Lo speciale Gazzetta
21 Giugno 2022
Oscar Iarussi
Bentornata estate. Se il Covid non torna a metterci l'artiglio (tocchiamo ogni ferro del molo più vicino), quella che si apre oggi sarà la prima bella stagione finalmente bella davvero, senza restrizioni e senza tiremmolla. Le nostre spiagge sono affollate già da alcune settimane complice il caldo anzitempo e la voglia di libertà che sta gonfiando le vele del turismo. Nei dati diffusi ieri sulle prenotazioni in Italia, l'Enit stima un + 324% nel mese di giugno e +222% nel mese di luglio rispetto al 2021. Ma il gettonatissimo mare di Puglia, senza dimenticare le coste ionica e tirrenica della Basilicata, è innanzitutto un'esperienza ancestrale eppure sempre nuova per noi che qui viviamo. A dispetto delle mode lessicali e balneari, non v'è concept marittimo che tenga, se non quello di una corsa verso la costa appena possibile, fosse anche nella pausa pranzo, per un tuffo al porto come in Lo straniero di Albert Camus. Perché il Mediterraneo è l'unico, laconico antidoto all'alienazione e all'infelicità.
Abbiamo chiesto ad alcune firme di evocare il momento della “scoperta del mare” su una certa spiaggia rimasta nel cuore. Ciascun Lettore può fare lo stesso esercizio di memoria e, se vorrà, mandarci una breve testimonianza che pubblicheremo sul sito web della Gazzetta. Cominciamo noi: una pineta giovane e già piegata dal maestrale sebbene non doma, sabbia di riporto, mosconi a remi, e un tiro a volo con i piattelli neri che finivano in mare per la felicità dei bambini pronti a recuperare quelli non colpiti (per non parlare delle cartucce a riva). Divise di ufficiali sulla battigia, padri che raggiungevano le famiglie alla mensa, pause brevi nella lunghissima pausa stagionale alla “spiaggia dei militari”, con il sabato in pista per le serate danzanti. Primi amori, magia, Minuetto suona per noi... Fesca, Bari, un secolo fa, ma c'è ancora. Bentornata estate, non deluderci.
Raccontateci in una email qual è la spiaggia che vi è rimasta nel cuore scrivendo a redazione.internet@gazzettamezzogiorno.it
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