Bari - Sarà il vero simbolo del cambio nel Bari. La figura che al momento non esiste, il numero dieci che dovrà ispirare gli attaccanti, ma anche caricarsi la squadra nei frangenti difficili. Il trequartista sarà uno dei temi fondamentali del mercato biancorosso: un «attaccante particolare, che dovrà muoversi negli spazi tra le linee», ha affermato Michele Mignani, sottolineando quanto tale ruolo è determinante nel suo 4-3-1-2.
Quelli nel mirino…Un nome spicca sugli altri. Ruben Botta, 31 anni, argentino, portato in Italia dall’Inter e transitato senza troppa fortuna pure dal Chievo. Esterno tatticamente un po’ anarchico, dopo un temporaneo ritorno in patria, nell’ultima stagione ha mostrato quanto può essere determinante in serie C, alla Sambenedettese. Scivolando dalla destra sulla trequarti, è stato un eccezionale uomo assist ed un ottimo realizzatore con otto reti propiziate da un tiro potentissimo e dall’abilità balistica pure sui calci piazzati.
Monitorato da vicino pure Francesco Bombagi, 31enne che lascerà il Teramo: nell’ultimo biennio è stato un trascinatore degli abruzzesi segnando prima otto reti, poi nove nell’ultimo campionato. Dotato di una fine intelligenza, sempre preciso ed efficace nel movimento, è ormai un autentico specialista del girone C: sarebbe un’eccellente soluzione low cost. Una garanzia è anche Andrea Schenetti, 30 anni: dopo cinque stagioni al Cittadella e due all’Entella, potrebbe essere affascinato da un’avventura in una grande piazza del Sud. Attenzione, infine, all’ultimo trequartista che ha militato nel Bari: Karim Laribi era stato l’acquisto «top» del mercato invernale 2020 per far decollare la squadra di Vincenzo Vivarini, poi fermata nella finale playoff dalla Reggiana. Bari gli è rimasta nel cuore.
Pur senza disporre di trequartisti «classici», qualcuno nell’attuale organico biancorosso potrebbe essere provato in tale posizione. Il pensiero corre immediatamente a Manuel Marras: velocità, inventiva e colpi non gli mancano, ma il 27enne ligure ama partire dall’esterno e quando è stato accentrato durante la gestione di Massimo Carrera nell’ultimo campionato, sovente si è smarrito.
Eppure, se Mignani gli cucisse addosso i movimenti giusti, potrebbe essere un esperimento da seguire. Si era già adattato a giocare tra le linee Giovanni Terrani, nell’era Vivarini: tanto impegno, ma alterne fortune per il 26enne milanese che, però, ha dimostrato quanto sia più efficace da ala trascinando il Como (che vorrebbe trattenerlo) alla promozione in B. Samuele Neglia è stato utilizzato da Mignani alle spalle delle punte a Siena: il 30enne nato a Torino (di ritorno dalla Fermana) possiede la versatilità per coprire il ruolo, magari più come soluzione eccezionale che come «regola fissa». E poi c’è Giovanni Mercurio: il talentino barese (che ha appena compiuto 18 anni e attende il primo contratto da professionista) nasce proprio fantasista. Mettergli il Bari sulle spalle forse sarebbe eccessivo, ma una cosa è certa: Mignani lo guarderà con grande attenzione.