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Il Bari non sbaglia più: vittoria che sa di svolta

 
Antonello Raimondo

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Antonello Raimondo

Il Bari non sbaglia più: vittoria che sa di svolta

Hamlili e Sabbione stendono la capolista

Lunedì 14 Ottobre 2019, 10:31

Scacco alla capolista, classifica accorciata. Il Bari mette sotto la Ternana e frena la fuga degli umbri, ora con soli due punti di vantaggio sui biancorossi pugliesi e addirittura scavalcati in vetta dal sempre più sorprendente Potenza. Il tutto, nella giornata in cui vincono anche altre potenziali pretendenti alla serie B, la Reggina e il Catania.

È successo quello che un po’ tutti auspicavano. E cioè una vittoria che desse credibilità ai progressi mostrati dalla sfidsa contro il Monopoli in poi. Servivano una partita vera e un avversario vero per misurare il processo di crescita di un Bari che continua a crescere sotto quasi tutti i punti di vista. Una squadra che corre di più, aggredisce di più e, soprattutto, una squadra con un’autostima molto più alta rispetto alla prima parte di stagione. Non ancora dominante come, forse, potrebbe ma comunque in grado di gestire gli sviluppi del gioco e di limitare al minimo la produzione offensiva degli avversari. Tre partite con la porta inviolata, tutto tranne che una casualità. Difendendo qualche metro più in alto i rischi si sono dimezzati. Anche, va detto, grazie alla crescita della condizione fisica di alcuni uomini fondamentali: su tutti, Pippo Costa.

Il risultato non fa una grinza nonostante, almeno fino al gol di Hamlili, la partita sia parsa in sostanziale equilibrio. Maggiori slanci da parte pugliese, ma mai un reale dominio. Di fronte a una Ternana solida e organizzata che certamente lotterà per le prime posizioni fino all’ultima giornata. Partita viva ma avara di occasioni. Tant’è che a sbloccarla c’è voluta una mezza magia di Hamlili, capace di pizzicare il «sette» nonostante un piede non proprio raffinato. Un gol che ha pesantemente condizionato lo sviluppo della gara, regalando al Bari il campo per cercare con ulteriore facilità la via della rete.

Una vera e propria reazione della Ternana non c’è stata. E non solo per il raddoppio firmato da Sabbione sugli sviluppi di un calcio da fermo. Agli umbri è mancato il cambio di passo. Buone trame di gioco ma scarsissima pericolosità. Certo, anche per meriti baresi. Sta di fatto che, col passare dei minuti, quello che prima pareva un controllo potenziale diventava assolutamente concreto. Bene gli attaccanti, capaci di dialogare nello stretto e di aprire anche i centrali rossoverdi.
Non finisce qui, evidentemente. Non finisce certo il tempo degli esami. Inutile perdersi in inutili divagazioni sul peso e sul valore dell’avversario di turno. Saranno tutte finali, tutti esami, tutti appuntamenti da non fallire. È destino di chi nasce per stupire. Anzi, di chi è stato costruito per coniugare il verbo della vittoria. Non conta null’altro. Lo raccontava un vecchio presidente juventino, Giampiero Boniperti. E qui a Bari è sacrosanta verità.

(foto Luca Turi)

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