Una pazza giornata, passando dalla gioia sfrenata alla preoccupazione. Chissà quanto aveva atteso Luigi (per tutti Gino) Liguori il primo gol nel Bari. Una rete che premia un campionato in continua rincorsa, contraddistinto da una pazienza infinita e da tanta professionalità. È sempre stato considerato un talento puro, il 20enne partenopeo. Cresciuto nel settore giovanile del Napoli, in molti erano pronti a scommettere su di lui come erede naturale di Lorenzo Insigne. Invece, il processo di maturazione è stato più lento: ha cercato fortuna lontano dalla casa madre, a Cosenza prima, alla Fidelis Andria poi, ma senza esplodere. In estate, quindi, ha accettato la chiamata del Bari, speranzoso che l’esperienza in una grande piazza costretta a ripartire dai dilettanti si rivelasse preziosa. Fin qui, invece, è stato tra i più sacrificati della batteria degli under. Cornacchini, tuttavia, ne ha sempre lodato l’impegno. Al punto da lanciarsi in una promessa solenne: «Il giorno che Liguori segnerà, entrerò in scivolata sul campo». Detto, fatto. Alla rete di Gino, peraltro pesantissima perché ha consentito al Bari di ritrovare il vantaggio in un match divenuto complicato, il tecnico dei galletti ha eseguito il “fioretto”. «E mi sono anche fatto male al sedere», ha confessato Cornacchini. In un’esultanza senza confini, invece, Liguori ha dato vita ad uno spogliarello che lo ha lasciato con la sola canottiera fornita di gps. È sembrata fortunosa la sua rete, con la palla che quasi gli è rimbalzata addosso: sul tiro a volo scagliato da Di Cesare, è scaturita una carambola letale che ha beffato il portiere del Castrovillari, Galluzzo. Eppure, l’esterno offensivo biancorosso giura di aver allargato consapevolmente il ginocchio sulla conclusione del compagno, proprio per cercare l’impatto con il pallone. Una dinamica che l’attaccante non ha potuto spiegare con dovizia di particolari. Nel post gara, infatti, è scappato a tutta velocità, pare perché avvertito di un furto nella sua abitazione di Napoli. L’auspicio è che si sia trattato solo di uno spavento e che non sia macchiata la sua giornata indimenticabile.
Liguori, una pazza giornata

Spogliarello improvvisato ed esultanza sotto la curva Nord
Lunedì 18 Marzo 2019, 21:41