Domenica 07 Settembre 2025 | 04:13

Mal di streaming: la musica ha perso l’attesa

 
nicola morisco

Reporter:

nicola morisco

Mal di streaming: la musica ha perso l’attesa

Trent’anni fa l’album dei Diaframma “Il ritorno dei desideri” aveva sottolineato l’assenza. C’era ancora voglia di fare ancora musica risvegliando il suo animo più rock...

Lunedì 30 Giugno 2025, 05:21

Se è vero che “i sogni son desideri”, così come recitava una nota canzone tratta dal film d’animazione Cenerentola di Walt Disney, per chi considera la musica espressione diretta della natura e direttamente collegata all’animo umano, negli ultimi decenni ha perso drasticamente valore. Ora si ha tutto e subito, lo streaming ha reso ogni cosa l’accesso immediato, senza sforzi. Un cambiamento positivo certo, ma anche negativo se si pensa che, forse, c’è una totale assenza del “desiderio” se pensiamo all’era del vinile e poi del compact disc. L’attesa di avere tra le mani il disco, oltre alla distanza con l’artista (oggi abbattuta dai social), tenevano alto il desiderio dell’oggetto e il senso di conquista materiale e culturale. Insomma, quell’oggetto acquisiva un valore prezioso non solo per i suoi contenuti. Sarebbe interessante, magari con nuovi metodi, un ritorno a quel desiderio che ci ha accompagnati per decenni. Così come lo è stato 30 anni fa per Federico Fiumani, leader della formazione fiorentina dei Diaframma, che già nel 1994 aveva intuito questa assenza realizzando l’album Il ritorno dei desideri. Un titolo in cui Fiumani voleva trasmettere la voglia di fare ancora musica risvegliando il suo animo più rock, dopo dischi decisamente più intimi e cantautoriali.

Ma di desideri la canzone italiana ne è piena, a iniziare da quel “treno di desideri, nei miei pensieri all’incontrario va”, dell’indimenticabile Azzurro del grande Paolo Conte e portata al successo da Adriano Celentano. C’è chi, invece, pensa a “cambiare l’oggetto dei miei desideri, non accontentarmi di piccole gioie quotidiane”, che Franco Battiato da par suo, puntualizza in E ti vengo a cercare. Lo stesso Battiato ci ricorda con la sua saggezza che: “la stagione dell’amore viene e va, i desideri non invecchiano mai con l’età”. A questo si aggiunge anche un desiderio spirituale o filosofico (La cura, Centro di gravità permanente) con testi che cercano significati più alti. Concetti alti che troviamo in La canzone di Marinella o Amore che vieni, amore che vai, che parlano di amori irrealizzati, sogni infranti, ma anche della bellezza fugace del desiderio.

Di desideri, che si fanno struggimento d’amore e di nostalgia, parla anche Lucio Dalla in Caruso e La sera dei miracoli, un desiderio poetico sospeso nel tempo. Desiderio di cambiamento sociale e spirituale li troviamo in Bob Dylan, così come in Leonard Cohen, desiderio d’amore e redenzione, e Joni Mitchell, desiderio di libertà, autenticità e pace. Come non essere d’accordo con la grande cantautrice e compositrice canadese, soprattutto per il desiderio di pace, sperando che non diventi un sogno desiderato, ma realtà.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Marchio e contenuto di questo sito sono di interesse storico ai sensi del D. Lgs 42/2004 (decreto Soprintendenza archivistica e Bibliografica Puglia 18 settembre 2020)

Editrice del Mezzogiorno srl - Partita IVA n. 08600270725 (Privacy Policy - Cookie Policy - - Dichiarazione di accessibilità)