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Aeroporti di Puglia
licenziato un ingegnere

 
Aeroporti di Puglia licenziato un ingegnere

L’appalto per la manutenzione dei mezzi a costo triplicato: «Mancata vigilanza»

Mercoledì 21 Marzo 2018, 09:40

BARI - Al responsabile del procedimento è stato intimato il licenziamento per giusta causa. Al capo della manutenzione, invece, una sospensione cautelativa dal servizio per violazione delle norme anticorruzione. Aeroporti di Puglia ha chiuso così, per il momento, il caso dell’appalto per la manutenzione dei mezzi interpista, aggiudicato a 431mila euro e costato il triplo a colpi di affidamenti diretti a una società di Bari, la Oma Service, che ha poi assunto il figlio dell’operaio ora sospeso.

La vicenda però è tutt’altro che chiusa, perché a seguito dell’esposto presentato dal presidente Tiziano Onesti, la Procura di Bari ha aperto un fascicolo (affidato alla pm Luciana Silvestris). E le conclusioni dell’audit che Aeroporti ha affidato a Kpmg potrebbero ora finire sul tavolo del magistrato.

Il caso è stato raccontato dalla «Gazzetta» a novembre: scoppiato dopo una lettera anonima, ha portato Aeroporti - tra l’altro - ad annullare il nuovo bando per l’affidamento del servizio, che si era chiuso nell’agosto scorso ed era apparso sospetto ai dirigenti della società regionale per via della presenza di una clausola un po’ troppo restrittiva. Al responsabile del procedimento dell’appalto precedente, un ingegnere, è contestata in sostanza la mancata vigilanza: pur avendo rilevato lo sforamento del tetto di spesa, infatti, il tecnico non avrebbe stoppato gli interventi ma anzi avrebbe chiesto agli uffici l’attribuzione di due nuovi «Cig» (il codice gara) per affidare ulteriori interventi costati circa 800mila euro. Parliamo ad esempio dei bus interpista, quelli che portano i passeggeri dalla scaletta agli ingressi dell’aerostazione, ma anche ad esempio dei mezzi speciali per movimentare i bagagli negli scali di Bari, Brindisi, Foggia e Grottaglie. In alcuni casi, secondo le conclusioni dell’audit interno, il costo della manutenzione avrebbe superato il valore del mezzo nuovo.

Nel frattempo, AdP deve risolvere il problema della manutenzione. E potrebbe cambiare approccio, passando al cosiddetto full-service. Si tratta di prendere a noleggio i mezzi necessari da una società specializzata che, poi, ne garantisce anche gli interventi ordinari e straordinari, dal cambio dell’olio alla carrozzeria. Secondo la società della Regione, in questo modo si otterrebbe un sensibile risparmio di spesa. Sarà necessaria una nuova gara d’appalto. [m.s.]

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