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A Foggia la nuova
«guerra di mafia»
per il traffico di droga

 
Rita Schena

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Rita Schena

carabinieri

Giovedì 21 Dicembre 2017, 16:58

FOGGIA - «Sono i traffici di droga con l'Albania che hanno creato la nuova guerra di mafia» nel territorio di Foggia e provincia. Lo ha sostenuto oggi il colonnello Marco Aquilio, comandante provinciale dei carabinieri di Foggia, nell’incontro con i giornalisti tenuto per presentare i dati relativi alle attività svolte dai Cc nel 2017.
Gli arresti sono aumentati, passando dai 1576 del 2016 ai 1633 del 2017. Tra i reati in aumento ci sono le rapine, passate da 257 del 2016 a 284 dell’anno 2017 e le estorsioni, passate da 123 dell’anno scorso a 137 di quest’anno. Gli omicidi sono stati 15 rispetto agli 8 del 2016 e il sequestro di sostanze stupefacenti è stato di oltre 116 kg. Rispetto ai 55 kg dell’anno precedente.
«Va evidenziato - ha proseguito Aquilio - che si tratta di rapine alle tabaccherie, alle farmacie, agli alimentari. Questo dato va letto unitamente al discorso degli stupefacenti perché sono tutte rapine che vengono commesse, a volte anche da adolescenti, per guadagnarsi 200 euro che servono, poi, all’acquisto degli stupefacenti. Quello che abbiamo visto è che in Capitanata c'è un’attenzione maggiore da parte delle organizzazioni criminali verso gli stupefacenti. Gli attriti che nascono nell’ambito dei gruppi mafiosi sono legati al narcotraffico. Come dimostrano i contatti con l’Albania e grandi sequestri di droga avvenuti».

«E' chiaro - ha proseguito - che, nel momento in cui i gruppi criminali puntano più sugli stupefacenti, aumenta il consumo e, conseguentemente aumentano le rapine. Un dato positivo è quello dell’aumento delle denunce di estorsioni. Nell’ultimo periodo abbiamo notato una maggiore propensione, da parte della gente, a denunciare questo tipo di reato. Lo Stato deve essere sempre più credibile e credo che lo Stato su Foggia è credibile. Il cittadino non può ignorare tutto lo sforzo che è stato fatto anche con l’aumento dell’organico per migliorare la situazione nella provincia di Foggia. Auguro per il futuro una sempre maggiore collaborazione e invito la cittadinanza a venire da noi a denunciare».

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