BARI - Slitterà di dice giorni l'ulteriore piano di contenimento dei consumi idrici per far fronte all’emergenza. E'q uanto deciso questa mattina nel corso di un incontro tra Regione e Acquedotto Pugliese al termine del quale è stato deciso di differire al 10 novembre (e non più il 1 novembre) l'ulteriore riduzione della pressione, dopo quanto già fatto il 28 settembre, a fronte della mancata inversione dello stato delle riserve a causa delle scarse precipitazioni.
Aqp sarà probabilmente costretta a portare a 0,5 atmosfere la pressione garantita al contatore, il livello minimo per continuare a rispettare la carta dei servizi. Gli edifici dotati di autoclave non avranno problemi, viceversa si potranno verificare mancate erogazioni già dal secondo piano negli stabili che non sono attrezzati opportunamente.
Al momento, questo secondo taglio è ritenuto non risolutivo: se infatti non arriverà la pioggia, il prossimo passo sarà direttamente il razionamento, cosa che in Puglia non accade da oltre vent’anni.
L’AQP ha attivato da tempo un piano di attività, grazie al quale sono stati recuperati 58 milioni di mc di risorsa (pari alla capacità di una diga di medie dimensioni), che fino ad oggi ha consentito di offrire il servizio senza significative criticità.