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Uova all'insetticida
controlli anche in Puglia

 
Uova all'insetticida controlli anche in Puglia

Sigilli a 91mila chili di prodotto. Ultimi sequestri a Viterbo e Ancona

Giovedì 24 Agosto 2017, 09:30

09:33

Luca Natile

Allevamenti, centri di commercializzazione all'ingrosso, piattaforme della grande distribuzione. I carabinieri del Nucleo Antisofisticazione e Sanità di Bari stanno eseguendo, insieme agli ispettori del Servizio veterinario delle Asl, in tutti i Comuni dell'Area Metropolitana di Bari e della provincia Barletta, Andria e Trani, ispezioni e prelievi dopo il diffondersi dell'allarme per le uova contaminate con il fipronil. Il fluocianobenpirazolo - questo il nome chimico - è un insetticida usato nei prodotti veterinari per combattere pulci, zecche e pidocchi, ma il suo uso in animali destinati al consumo alimentare è vietato: in grandi quantità può essere moderatamente pericoloso per la salute umana. A rischio soprattutto reni, fegato e tiroide. I campioni di uova e prodotti derivati prelevati sono stati inviati presso la sezione di Putignano dell' Istituto Zooprofilattico Sperimentale di Puglia e Basilicata. I campioni verranno trasferiti negli Istituti zooprofilattici di Teramo e di Roma. Poco meno di una quarantina le ispezioni fin qui condotte. Non sarebbero stati individuati potenziali casi di infezione.

I carabinieri dei Nas stanno indagando su due ipotesi: una riguarda l'attività di disinfestazione del terreno in assenza di animali, mentre l'altra riguarda la presenza illegale del fipronil nei mangimi. Sotto esame l'intero sistema integrato di controllo nazionale sia per rintracciare i flussi commerciali di prodotti esteri a base di uova indicati come contaminati (sequestrando ovoprodotti liquidi o in polvere nonché preparati per omelette e dolci destinati principalmente alla ristorazione etnica) sia nelle fasi di campionamento di prodotti nazionali disposto dal ministero della Salute. I Nas e le Asl proseguiranno nelle ispezioni in allevamenti, centri di distribuzione e lavorazione delle uova, industrie e laboratori di produzione di dolci, salse e paste all'uovo. Per il momento nelle provice di Bari e Bat non sono stati eseguiti sequestri cautelativi. Su disposizione della direzione generale della Sanità animale e dei farmaci veterinari del ministero della Salute, sono in corso ulteriori ispezioni per verifica presso allevamenti la possibile detenzione illecita di farmaci o sostanze non autorizzate indebitamente utilizzate. Inoltre insieme alle Asl regionali i Nas stanno campionando «matrici ambientali», cioè uova in guscio, pelle e grasso, mangimi e acque di abbeveraggio.

NEL RESTO DEL PAESE... Tra pasta artigianale e omelette surgelate qualche «uovo al fipronil» potrebbe intanto essere finito sulle tavole italiane. Ma i controlli procedono a tappeto. I Nas hanno scoperto altri due «casi positivi» in uova prodotte in provincia di Viterbo e in pasta lavorata in un laboratorio in provincia di Macerata. In tutta Italia sono 8 i campioni contaminati e 91mila i chili di uova sequestrati in via cautelare (106 contaminati saranno distrutti). Nelle ultime ore, sequestrate 60.000 uova per consumo umano e 32.000 per consumo animale tra Viterbo e Ancona. Otto responsabili saranno denunciati alla magistratura. «La filiera italiana si è organizzata per assicurare che la commercializzazione di uova e dei relativi ovoprodotti avvenga solo in presenza di certificazione attestante l’assenza di contaminazione da fipronil» assicura il ministro dell’Agricoltura Martina.

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