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Puglia in controtendenza
Sindaci di Taranto e Lecce
«C'è voglia di cambiamento»

 
Rita Schena

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Rita Schena

Puglia in controtendenzaSindaci di Taranto e Lecce«C'è voglia di cambiamento»

Lunedì 26 Giugno 2017, 19:44

27 Giugno 2017, 18:31

BARI - Puglia decisamente in controtendenza rispetto al dato nazionale con il centrosinistra che ha vinto un po' ovunque e, soprattutto, ha superato brillantemente i due test più significativi: quelli delle città di Taranto e di Lecce.

Nella città dell’Ilva il centrosinistra vince con Rinaldo Melucci che ha raggiunto il 50,9 per cento dei voti contro Stefania Baldassari (centrodestra), direttrice del carcere in aspettativa. Carlo Maria Salvemini diventa il nuovo primo cittadino di Lecce sconfiggendo Mauro Giliberti, che ha fatto parte dell’amministrazione uscente del capoluogo salentino, con quasi il 55 per cento.

E se a Taranto la vittoria e la riconferma del centrosinistra era nell’aria, malgrado una campagna elettorale caratterizzata da feroci polemiche tra Melucci e Baldassarri (49,01%), la vera sorpresa è stata Lecce, regno del leader di Direzione Italia ed ex governatore della Puglia, Raffaele Fitto. Sulla poltrona di Palazzo Carafa il centrosinistra torna infatti dopo ben 22 anni di governo di centrodestra. L’ultimo sindaco di centrosinistra a Lecce portava lo stesso cognome dell’eletto: era infatti il padre di Carlo Maria, Stefano Salvemini. Il neo sindaco è partito con 35 punti di distacco, ha chiuso il primo turno con 15 punti di distacco e alla fine ha vinto con 10 punti di vantaggio. Fondamentale si è rivelata l’alleanza stretta con Alessandro Delli Noci, leader del terzo polo dopo essere stato assessore della giunta di centrodestra uscente, poi dimessosi per essere entrato in rotta col sindaco uscente Paolo Perrone. A Delli Noci, nel patto siglato 'alla luce del sole' prima dei ballottaggi, Salvemini ha promesso la poltrona di vice sindaco. A Lecce potrebbe però emergere un problema di governabilità: al centrodestra potrebbero infatti andare 17 dei 32 consiglieri comunali (uno al M5S).

In tutta la Puglia, ma in particolare a Lecce e a Taranto, città dove la ricomposizione delle varie anime del centrosinistra si è rivelata la carta vincente, centrale è stata la regia del governatore della Puglia e leader di Fronte democratico, Michele Emiliano. «Il futuro del centrosinistra - è convinto - è il modello Puglia», dove il Pd - sottolinea il segretario regionale del partito Marco Lacarra - invece di «egemonizzare le coalizioni, ha svolto un ruolo di collante, includendo i movimenti civici».
Di qui il messaggio a Renzi: stop alla confusione sulle alleanze, «costruiamo - suggerisce il capogruppo Pd alla Regione, Michele Mazzarano - un campo largo di forze progressiste e civiche» che sia la vera alternativa all’antipolitica e ai populismi. «Senza cedere alla tentazione di voler per forza vedere il bicchiere mezzo pieno, il risultato dei ballottaggi al Sud segnala a mio giudizio un dato in controtendenza: l'affermazione, eccezion fatta per Catanzaro, di candidati e coalizioni che hanno puntato su un Meridione protagonista della propria rinascita. Un elemento confortante per la politica che il Governo persegue con tenacia da mille giorni», commenta il ministro per la Coesione territoriale e il Mezzogiorno Claudio De Vincenti secondo cui l’esito del voto a Taranto con la vittoria di Rinaldo Melucci «è l’affermazione della linea di chi punta a tenere insieme, in un binomio inscindibile, salute e ambiente con produzione e prospettive occupazionali».

In Puglia il centrosinistra ha vinto anche a Martina Franca dove ritorna Franco Ancona, a Molfetta, dove Tommaso Minervini del Pd ha ottenuto il 57,06% e a Galatone con Flavio Filoni (55,45). Il centrodestra - ora attraversato da graffianti malumori - ha vinto in tre Comuni: Terlizzi, il Comune dove è nato Nichi Vendola, conquistato da Ninni Gemmato con il 60,42 per cento; Casarano con Gianni Stefano al 60,59 e Tricase dove Carlo Chiuri ha ottenuto il 67,26%. E nei tre Comuni dove si è presentato al ballottaggio, il M5s ha invece vinto a Santeramo in Colle con Fabrizio Baldassarre, a Mottola con Giovanni Barulli e a Canosa di Puglia con Roberto Morra.

I sindaci di Taranto e Lecce si godono adesso la vittoria: «La politica torna per la strada, dialogando con tutti», annuncia Melucci. «C'è voglia di cambiamento, quel cambiamento che abbiamo voluto e vogliamo incoraggiare», assicura Salvemini.  (di Luisa Amenduni, ANSA) 

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