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Taranto, ex capo pm anti Ilva
verso la candidatura a sindaco

 
Nicola PEPE

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Nicola PEPE

Taranto, ex capo pm anti Ilvaverso la candidatura a sindaco

Domenica 26 Marzo 2017, 10:24

FABIO VENERE

TARANTO - Dismessa la toga, sta per indossare l'abito del politico. Di ispirazione civica per quanto si vuole ma intanto, l'ex procuratore della Repubblica di Taranto, Franco Sebastio, proprio ieri ha incassato il sostegno di un partito (Rifondazione comunista). Per ora, non si è ancora presentato ufficialmente alla stampa e, quindi, alla città. Probabilmente lo farà sabato, inaugurando il suo comitato elettorale al rione Tamburi, uno tra i più inquinati d'Italia, quello a ridosso dell'Ilva tanto per essere chiari. E così, Sebastio partirà politicamente dal punto (geografico) esatto che aveva lasciato quando, a causa dell'avvenuta pensione, appese la toga al chiodo. Riparte dal quartiere Tamburi, inizia e ritorna al tempo stesso a pochi metri dal gigante d'acciaio su cui, come ama ripetere spesso, iniziò ad indagare già nell'ormai lontano '81. Che può aver rappresentato, con il senno del poi, una sorta di ideale trampolino di lancio con l'inchiesta «Ambiente svenduto», esplosa nel luglio del 2012 con il sequestro dell'area a caldo del siderurgico. Ora, la seconda vita di Sebastio si dipinge con i colori della politica. Negli anni ‘70 e ‘80, l'ormai ex magistrato avrebbe potuto essere definito di idee progressiste. Poi nel 2007, a dissesto del Comune appena dichiarato, il suo nome circola più volte sia come possibile alfiere del centrosinistra che, invece, si divide tra Florido e Stefáno, ma anche come terminale di un centrodestra alla disperata ricerca di un candidato sindaco della società civile che trasmetta un'immagine di legalità dopo il fallimento municipale. Ma non se ne fece nulla e Forza Italia puntò sull'ex questore Introcaso. Andato in pensione (e respinti i tentativi per avere una proroga), ha poi riportato l'obiettivo su Palazzo di Città. E nei mesi scorsi il suo nome é stato accostato dapprima al centrosinistra (sponda Emiliano che l'aveva nominato nel comitato regionale dei saggi), poi a «pezzi» del centrodestra e poi ancora all'area ecologista per finire con il gruppo che fa riferimento al consigliere regionale Liviano e al consigliere comunale Capriulo. Eppure, con il passar delle settimane, ogni ipotesi si indebolisce. Si spezza.
Solo il giovane gruppo dirigente di Rifondazione esce allo scoperto. Lo sosterrà. Con il Prc (almeno) altre due liste civiche. Una di queste, dovrebbe chiamarsi «Muta vento». Magari quello del rione Tamburi che quando soffia la tramontana porta con sé polvere rossastra. Sui davanzali, sui panni stesi. Nei polmoni.

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