di Franco Petrelli
CASSANO MURGE - A ventiquattro ore di di distanza dall’episodio dell’ostetrica che ha «noleggiato» il trattore del marito pur di raggiungere il luogo di lavoro all’ospedale «Miulli», nella stessa zona geografica un nuovo caso straordinario di attaccamento alla propria professione e ai propri pazienti. Frazione di «Borgo dell’Incoronata», nella foresta di «Mercadante», a sette chilometri da Cassano: poco dopo le 13, mentre fuori impazza una tempesta di neve, Andrea Ruggero Sciusco, un medico chirurgo di 41 anni, che qui risiede, sale sull’auto per andare a prendere servizio al Pronto Soccorso del già citato ospedale «Miulli» di Acquaviva. Oltre alla neve e al ghiaccio, davanti al mezzo si parano alcuni robusti rami strappati agli alberi dalla ventilazione potente. Le condizioni avverse, tuttavia, non scoraggiano il medico. Singolare tuttavia è il modo in cui viene a capo dell’emergenza: si avvia nella tempesta di neve percorrendo a piedi i 7 chilometri che lo dividono da casa al centro abitato di Cassano.
In Andrea Ruggero Sciusco l’adrenalina aumenta anche se il vento fastidioso gli attacca al viso fiocchi di neve ghiacciati. Il 41enne barlettano, in meno di mezz’ora, raggiunge il centro abitato dove per buona sorte gli viene offerto un passaggio da una persona conosciuta che lo conduce in ospedale.
Alle 14 il dottor Sciusco scende la rampa del Pronto Soccorso, si risistema alla meglio, indossa il camice bianco e dà il cambio ai colleghi. Dopo le consegne consuete, Sciusco svolge normalmente la sua attività nonostante la fatica accumulata nel suo trasferimento a piedi forzato dalla nevicata eccezionale che, persino da queste parti, nel pieno dell’Alta Murgia, non ricordavano da tempo.
È stanco, ma soddisfatto di aver «fatto solo il mio dovere», dice alla fine della giornata. Sale a questo punto sul pullmino che lo riporta nel centro di Cassano, Ma non è finita, perché per tornare a casa sceglie ancora una volta il mezzo più pesante, in condizioni meteo tutt’altro che rassicuranti, sulla strada scivolosa per il ghiaccio. Nente da temere: Sciusco mette anche stavolta le gambe in spalla e va nella tempesta di neve. Ovviamente e inevitabilmente a piedi.