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«Collegio», il barese Milanesi
«Così porto la disciplina in tv»

 
Nicola PEPE

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Nicola PEPE

«Collegio», il barese Milanesi«Così porto la disciplina in tv»

ALESSIO MILANESI

Lunedì 09 Gennaio 2017, 10:03

LIVIO COSTARELLA

Imparare poesie a memoria, avere una bella calligrafia, alzarsi in piedi quando entra il professore, finire tutto quello che si ha nel piatto e soprattutto fare i compiti senza Wikipedia, senza smartphone, tv, computer e musica accesi contemporaneamente. Riuscire a dire «mi piaci» senza usare un emoticon, o divertirsi senza la playstation, con quei giochi che una volta si facevano in cortile.
Sembra una chimera, non solo nel mondo scolastico odierno, eppure è la sfida che sta proponendo Il Collegio, innovativo docu-reality ambientato nel 1960 – prodotto da Magnolia –, in onda stasera alle 21,20 su Rai2, per la seconda delle quattro puntate previste, tutte di lunedì. Tra i 17 ragazzi rimasti a vivere e a studiare al Collegio Convitto di Celana, a Caprino Bergamasco (tutti tra i 14 e i 17 anni), dopo l’abbandono di Letizia, c’è anche un barese, il 15enne Alessio Milanesi, che insieme a tutti gli altri «nativi digitali», cercherà di ottenere la Licenza di Scuola Media del 1960, la stessa che i suoi nonni hanno dovuto conseguire. Tra una lezione di poesia e i nuovi compiti di economia domestica per le ragazze (imparare a fare la pasta fatta in casa) e di applicazioni tecniche per i ragazzi (riuscire a lavorare il cuoio), in molti sentiranno sempre più la mancanza per le abitudini e gli «accessori» del 2017, oltre alla lontananza dalle proprie famiglie.
Quanto ad Alessio, nella scheda ufficiale del format Rai, viene definito a scuola il classico «bravo che si impegna poco». Passa molto tempo al cellulare e sta sempre in giro con gli amici. Negli ultimi tempi è diventato anche pr, organizza feste in discoteca e si dimentica del suo impegno al Liceo Classico. Gioca a calcio e fa parte di un gruppo scout, di cui è «capo cuciniere». Il suo chiodo fisso è l’abbigliamento, sceglie ogni abito con cura e tutto preferibilmente di colore nero.
«In Collegio - spiega il giovanissimo concorrente barese - ho imparato molte cose: ci sono delle regole che vanno seguite, riesco a esser più serio e, quando parlo, cerco di scandire meglio le parole in modo che tutti mi possano capire al meglio. E se mi aspettavo di vivere un’esperienza particolare, con tante regole e rigidità, in realtà mi ha stupito il fatto di poter trovare comunque dei momenti in cui divertirsi».
Il Collegio è un esperimento di «ritorno al passato», che mira ad aiutare i ragazzi partecipanti a «rientrare nel futuro» più forti e consapevoli di ciò che li ha preceduti. Nella seconda puntata in onda stasera (il reality è stato registrato la scorsa estate) gli studenti più meritevoli saranno premiati: per la prima volta potranno uscire dal collegio per andare in gita. Mentre alcune gravi intemperanze di altri alunni saranno motivo per il Preside di severi provvedimenti disciplinari, con conseguenze molto serie. Lo scontro tra gli studenti e i loro educatori arriverà ad un vero e proprio punto di rottura. Ad intervallare il racconto della vita all’interno del collegio, ritroveremo la voce di Giancarlo Magalli che, grazie al ricco archivio delle teche Rai, commenterà immagini d’epoca.

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