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Appalti in Aeroporto
archiviate le accuse

 
Nicola PEPE

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Nicola PEPE

Appalti in Aeroportoarchiviate le accuse

Mercoledì 21 Dicembre 2016, 12:36

BARI - Non ci sono elementi sufficienti a poter affermare che i lavori per la segnaletica delle piste degli aeroporti di Bari e Brindisi siano stati affidati a un’unica ditta con l’intento di favorirla. Per questo il giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Bari, Antonio Diella, ha accolto la richiesta di archiviazione presentata dal pm Gaetano De Bari per dieci persone tra manager e dipendenti di Aeroporti di Puglia, accusati di abuso di ufficio. Tra loro anche il direttore generale Marco Franchini e il direttore amministrativo Patrizio Summa.

L’indagine della Finanza riguardava lavori per 4,5 milioni di euro affidati senza gara d’appalto a una ditta individuale, la Sicurstrade, pagata «a prezzi maggiori» rispetto ai listini ufficiali, ipotizzando il reato di abuso d’ufficio. Già in estate il pm De Bari aveva chiesto l’archiviazione, ma il giudice aveva fissato una camera di consiglio (svolta a ottobre) per approfondire la vicenda. Sentite le difese, il gip ha dunque deciso di condividere la richiesta dell’accusa. Diella ha infatti ritenuto lecite le «modalità di richiesta di esecuzione dei lavori» vista la «loro urgenza non inevitabilmente programmabile in anticipo», ed ha poi rilevato la «mancanza di inequivoci elementi per affermare l’artificioso frazionamento dei lavori». In buona sostanza, in base alle memorie presentate dagli indagati (in particolare quella di Franchini, che ha depositato un parere pro-veritate e una «ricostruzione logico-giudidica della normativa di settore») il giudice ha ritenuto che non sia stata violata la normativa sugli appalti. Si trattava, peraltro, di fatti molto vecchi: «In effetti - ha scritto Diella riferendosi alle fatture emesse da Sicurstrade - alcuni reati sarebbero estinti per prescrizione».

La vicenda (tramite un esposto anonimo) era stata portata anche all’attenzione della Corte dei Conti, che sembrerebbe aver rilevato la prescrizione dei fatti. Secondo quanto accertato dalla Finanza, dal 2006 al 2010 la ditta Sicurstrade (il titolare è estraneo all’accusa) era l’unica ad occuparsi della segnaletica dei piazzali, delle piste, delle strade esterne e dei parcheggi degli scali pugliesi: tra 2009 e 2010 (gli unici anni non ancora coperti dalla prescrizione) la ditta aveva fatturato rispettivamente 765mila e 875mila euro. Tuttavia, per escludere l’ipotesi di reato, oltre a non condividere la ricostruzione dei militari sull’artificioso frazionamento dei lavori, il giudice ha rilevato «che non sono emersi trasferimenti di denaro tra i soggetti interessati». Il fascicolo, dunque, è stato archiviato. [m.s.]

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