di LIA MINTRONE
BARI - Signora disabile di 86 anni, in sedia a rotelle, lasciata nel Teatro Petruzzelli senza poter fare ritorno a casa. È accaduto l’altra sera durante la rappresentazione della «Turandot». La spettatrice era arrivata al Politeama barese con il taxi dei disabili, un servizio per i portatori di handicap messo a disposizione dalla Ripartizione Servizi alla persona del Comune. Se si ha una invalidità del 100% basta fare richiesta per avere un carnet con 30 ticket ciascuno al costo complessivo di 7 euro e 50 centesimi. Una manna dal cielo per il popolo dei disabili in carrozzella, che altrimenti non potrebbe uscire di casa.
I figli della signora avevano comprato il biglietto del teatro da tanto tempo per permettere alla mamma di passare una serata fuori casa e rivedere la «Turandot» per l’ennesima volta, perché l’unica cosa che ancora la emoziona sono le opere liriche che conosce a memoria.
Ma il servizio taxi dei disabili funziona sino alle 20,30. Se si ha bisogno nel prosieguo della serata, il Comune è convenzionato con alcuni servizi privati a pagamento. Il costo dipende dalla tratta da percorrere.
L’opera finiva alle 23. Quindi i figli, già dal giorno prima, avevano prenotato il taxi per il rientro, ma quando la signora era già nel teatro, si sono sentiti rispondere che il taxi era rotto e che pertanto non era più possibile andare a prendere la signora alla fine dello spettacolo.
A questo punto, dalla lirica si è passati al teatro dell’assurdo. Una centralinista, in modo sgarbato e arrogante, ha comunicato che non ci poteva fare nulla (il servizio dispone di un unico taxi per l’intera città di Bari?) e che se la signora fosse stata in grado di fare qualche passo potevano mandarle un taxi normale. Della serie, se la signora fosse diventata Lazzaro, la centralinista sarebbe stata il Messia.
A quel punto scatta il panico. Come farla rientrare a casa? Iniziano telefonate all’impazzata. Il tempo scorre e alle 23 finisce l’opera. Ed è in questi momenti che disabili e familiari si sentono disperatamente soli. Alla fine, da conoscenti, sono stati messi in contatto con un privato che per «arrotondare» effettua il servizio taxi per disabili. Costo della corsa, dal Petruzzelli al ponte del Lungomare, 40 euro.
Il senso della storia lo convertiamo nei tre enigmi che Calaf deve risolvere nella «Turandot». Bari è una città a misura di disabile? In base a quali criteri il Comune si fidelizza con alcuni privati per far svolgere il servizio serale per il trasporto disabili? Chi non ha possibilità economiche può anche marcire in casa fino alla fine dei suoi giorni? Per dirla con Puccini (il musicista che compose la famosa opera), «nessun dorma».