BARI - «Restano molti dubbi e perplessità" sull'ipotizzata privatizzazione e la possibile fusione di Aeroporti di Puglia con la Società Gesac dell’Aeroporto di Napoli-Capodichino. Lo sottolinea in una nota il consigliere Cosimo Borraccino (Sinistra Italiana) commentando la discussione avvenuta ieri nella Commissione Affari generali, da lui presieduta. Nel comunicato dopo aver chiarito che «non si può privatizzare nell’ottica che in futuro, forse, non avremo i fondi comunitari per gestire i 4 aeroporti presenti in Puglia», Borraccino pone una serie d’interrogativi.
«Perché privatizzare? Perché legarsi a Napoli per poi rischiare di essere cannibalizzati? Perché rischiare di far andare via Ryanair con i suoi tre milioni e mezzo di passeggeri? Perché non fare un bando pubblico in assoluta trasparenza? Perché non pensare ad una collaborazione con un vettore internazionale per pensare ai voli intercontinentali utilizzando anche l’aeroporto di Grottaglie? Perché espropriare il Consiglio regionale di questa importante è strategica discussione?».
A concludere la nota la presa di posizione di «Sinistra Italiana che - sottolinea Borraccino - continuerà l’azione politica di stimolo a fare bene ed a fare meglio, non ritenendo convincete la posizione espressa dal Capo di gabinetto della Giunta, Stefanazzi, ieri in Commissione in merito ad un Polo meridionale dei voli».
CAROPPO (FI) - «Forza Italia non ci sta a veder svendere un patrimonio della nostra Regione per perseguire obiettivi non bene identificati e chiariti dalla Giunta Emiliano». Lo spiega il capogruppo forzista in Consiglio regionale, Andrea Caroppo, commentando in una nota l’ipotizzata privatizzazione e la possibile fusione di Aeroporti di Puglia con la Società Gesac dell’Aeroporto di Napoli-Capodichino, oggetto di discussione ieri nella seconda Commissione consiliare.
«Quel che è certo, mentre sono ancora sconosciuti i benefici che deriverebbero da una fusione di AdP con altre realtà economiche, è che - secondo Caroppo - i pugliesi non ne trarrebbero alcun vantaggio».
«Con tutti i problemi della Regione, dalla sanità ai rifiuti e alla Xylella, dove l’impegno di Emiliano è non pervenuto, abbiamo il dovere di domandarci - sottolinea Caroppo - perché la Giunta voglia modificare uno dei pochi assetti che funzionano ed a chi giova una fusione. Perché una fusione è ben altra cosa rispetto all’ingresso di partner privati che - aggiunge Caroppo - potrebbe costituire un’occasione per accrescere gli investimenti e aumentare lo sviluppo. Quindi in attesa dei dovuti chiarimenti di Emiliano bisogna sospendere - conclude Caroppo - ogni azione da cui discenderebbe la svendita di un fiore all’occhiello della Puglia»
LACARRA (Pd): CI SARA' DISCUSSIONE - «Non si può essere pregiudizialmente contrari a cose che non si conoscono e solo dopo un attento approfondimento e una seria discussione nel partito e nella maggioranza in Regione, potremo esprimere una posizione precisa». Lo spiega Marco Lacarra, consigliere regionale e segretario del Partito Democratico pugliese, commentando in una nota l’ipotizzata privatizzazione e la possibile fusione di Aeroporti di Puglia con la Società Gesac dell’Aeroporto di Napoli-Capodichino, oggetto di discussione ieri a Bari nella seconda Commissione consiliare.
«Al momento, poiché siamo in una fase embrionale, fare valutazioni affrettate - aggiunge Lacarra - potrebbe compromettere un’evoluzione positiva dell’operazione, con anche eventuali danni per Aeroporti di Puglia. E tuttavia comprensibile la preoccupazione su quali possano essere gli sviluppi, ora ignoti, rispetto a una futura fusione, ma - secondo Lacarra - non deve frustrare una seria e approfondita valutazione. Peraltro, tale esigenza è stata rappresentata anche dal capo di Gabinetto della Giunta, Claudio Stefanazzi, durante la seduta della Commissione».
«Per questo occorrono cautela e attenzione, ma non ci sono né chiusure né bocciature, nessun pregiudizio e nessuna preclusione.» «Dobbiamo avviare una discussione seria all’interno del partito, attraverso la quale valutare la proposta di fusione. Il Pd non si esprime in maniera frettolosa rispetto a dei percorsi da valutare e semplicemente - conclude Lacarra - chiedo che, come in tutte le questioni, si discuta nel merito e che il partito venga coinvolto, come auspico avverrà».