BARI - Il sindaco di Bari, Antonio Decaro, è stato eletto a maggioranza (soli quattro voti contrari e dieci astenuti) presidente nazionale dell’Anci (l’associazione nazionale dei Comuni italiani) dall’assemblea congressuale riunita a Bari, alla Fiera del Levante. Decaro, 46 anni, esponente del Pd, è sindaco di Bari dal giugno 2014 e dal gennaio 2015 è vicepresidente Anci Nazionale. Prima dell’elezione a sindaco, era stato assessore comunale ed è stato eletto alla Camera alle politiche del 2013. Decaro succede a Piero Fassino, ex sindaco e attuale consigliere comunale di opposizione a Torino.
“Ricevere questa investitura, da barese, nella mia città, mi rende orgoglioso. Così - ha detto il neo presidente dell'Anci - come credo renda orgogliosi i miei concittadini. Io non mi sento il vostro presidente, io mi sento uno di noi che ha la responsabilità di rappresentarci tutti. Divento presidente dell’Anci insieme a loro e grazie a loro”.
MATTARELLA: BUON LAVORO A DECARO - «Desidero rivolgere un sincero apprezzamento a Piero Fassino per il grande e proficuo impegno da lui profuso nella presidenza dell’Anci. Rivolgo un augurio di buon lavoro ad Antonio Decaro e a quanti lo affiancheranno, perché sia possibile perseguire con efficacia gli obiettivi che tutti insieme vi darete». Così il capo dello Stato Sergio Mattarella, all’assemblea nazionale dell’Anci.
«Nel Meridione d’Italia, in Puglia, vi sono risorse preziose. Promuoverle, valorizzarle, utilizzarle è una priorità per il Paese. L’Italia ha un destino comune, e la dimensione globale in cui il nostro Paese è immerso rafforza, se possibile, ancor di più le ragioni della nostra unità», ha proseguito il capo dello Stato.
«In questo giorno, a tre mesi esatti dal tragico incidente ferroviario sulla tratta Andria-Corato, che è costato la vita a 23 persone, voglio rivolgere ancora un commosso pensiero a familiari e amici delle vittime, ai feriti e a tutte le comunità colpite da tanta sofferenza. È stata una tragedia inaccettabile: dobbiamo assicurare, con immediatezza, che non possa mai più ripetersi nulla di simile».
«I Comuni non sono la periferia ma le fondamenta della costruzione democratica. La Repubblica comincia nell’azione dei municipi. Nei diritti che i suoi servizi rendono autentici, nelle domande che i cittadini pongono alle istituzioni loro più vicine, nelle risposte che determinano il grado effettivo di coesione sociale».
«La democrazia oggi è sfidata e voi sindaci, in questa partita, non siete spettatori, né giocatori seduti in panchina», ha proseguito il capo dello Stato, alla 33ma assemblea nazionale dell’Anci. «Siete protagonisti, artefici. Il successo - o la sconfitta - passa comunque da voi, dalle vostre azioni quotidiane. Le istituzioni, nazionali e regionali, hanno il dovere di essere costantemente al vostro fianco, specialmente nelle situazioni che mettono a rischio la coesione di una comunità locale e anche a fronte di atti intimidatori che colpiscono alcuni di voi, per pretendere di limitarne la libertà».
Per un lungo ciclo i Comuni hanno pagato un prezzo elevato alle restrizioni del bilancio dello Stato» ora «alla vostra responsabilità di Associazione di Comuni compete continuare il confronto con il governo nazionale e con le altre istituzioni per definire ciò che avete chiamato un nuovo patto di autonomia tra Stato e Comuni, in cui, entro gli obiettivi nazionali di bilancio e di investimento, si consenta ai singoli enti di avere l’ossigeno sufficiente per esercitare le proprie funzioni e per assumere decisioni trasparenti in un rapporto ravvicinato con i cittadini».
«I tagli - ha aggiunto - hanno anche inciso su sprechi e indotto a pratiche migliori, ma talvolta hanno colpito nel vivo il tessuto sociale, i servizi alle persone, gli investimenti, la manutenzione, il sostegno alla crescita, aumentando il divario sociale. Linee di frattura si sono accentuate tra Nord e Sud, tra città metropolitane e aree interne, tra ceti sociali, tra generazioni».
Ora - ha concluso - «serve l’ossigeno sufficiente per esercitare le proprie funzioni e per assumere decisioni trasparenti in un rapporto ravvicinato con i cittadini. E' questo un passaggio cruciale per rivitalizzare la partecipazione democratica».
«Le città metropolitane, nel mondo globalizzato, sono sempre più centri propulsori di sviluppo. È un percorso che trova esempi significativi anche in Italia. Vanno verificate e messe rapidamente a regime le nuove funzioni delle Città metropolitane disegnate con la legge Delrio, ma intanto è necessario porre a tema la loro progettualità in modo da attivare gli investimenti necessari e indirizzarli verso traguardi strategici».
APERTURA DI FASSINO - La 18esima assemblea annuale dell’Anci (arrivati, oltre al presidente Mattarella, i ministri della Giustizia, Andrea Orlando, e dell’Interno, Angelino Alfano) è stata aperta dal presidente uscente Piero Fassino. Lo stesso Fassino, nel presentare la candidatura unica di Decaro, aveva sottolineato l’importanza che a guidare l’Associazione sia, dopo tanti anni, un sindaco del Sud. “Decaro ha consolidata esperienza di amministratore locale, ha la ‘cassetta degli attrezzi’ giusta e poi è giovane. Questo dimostra – ha concluso il presidente uscente – che Anci è in grado di rinnovare il proprio sangue e di guardare ad una nuova generazione di amministratori di cui il sindaco di Bari è un valido rappresentante”
Sul M5S Fassino ha poi detto: «I giornali hanno rovesciato la notizia: non è che i sindaci 5 stelle vanno via, ma la notizia è che rimangono e che hanno annunciato che verificheranno la permanenza definitiva all’andamento dell’attività dell’Anci. Siccome io conosco l’attività dell’Anci e l’attività intensa di cui che i Comuni beneficiano, sono sicuro che la partecipazione dei sindaci 5 stelle alla vita dell’Anci consentirà a loro non solo di essere protagonisti della vita dell’associazione ma li convincerà a continuare a rimanere».
«Lascio una associazione di 8000 comuni grandi, medi e piccoli - ha detto ancora - che ogni giorno sviluppa una azione nei confronti del parlamento e del governo per tutelare gli interessi dei Comuni e acquisire i provvedimenti che sono necessari a che ogni sindaco sia messo nelle condizioni di governare la propria città e il proprio Comune. E' un’associazione che in questi anni ha svolto un ruolo fondamentale e continuerà a farlo perché non c'è tema di rilievo per la vita della società che non passi attraverso la decisione di un sindaco».
NOGARIN: NON VOTEREMO - Il sindaco grillino di Livorno, Filippo Nogarin aveva annunciato sin dalla mattinata l'astensione: «Diamo un mandato molto limitato di fiducia a tempo determinato, a fine gennaio vorremmo tirare le fila di come possa essere attuato il cambiamento di ciò che abbiamo chiesto. Negli ultimi cinque anni c'è stato un massacro dei bilanci dei comuni, c'è stata una perdita di autorevolezza dei sindaci a favore delle Regioni. C'è una esigenza di recuperare l’autonomia nel proprio mandato - ha aggiunto - è arrivato il momento di fare la voce grossa col governo non è possibile trattare le briciole, la faccia ce la mettiamo noi, bisogna cambiare passo».
BIANCO: DA NOI PROPOSTE AL GOVERNO - «Oggi avanzeremo tutti insieme, indipendentemente dal colore politico dei sindaci, che non sono predigiuzialmente contro o a favore del governo, indipendentemente dalla collocazione geografica e dalla dimensioni delle città, avanzeremo delle proposte precise». Lo ha detto il sindaco di Catania, Enzo Bianco, parlando oggi a Bari con i giornalisti a margine del congresso.
«I sindaci sono abituati ad affrontare questioni difficili e normalmente la prima virtù che si chiede ad un sindaco è di fare le nozze con i fichi secchi e noi - secondo Bianco - in questi anni le abbiamo fatte con pochi fichi, inventandoci ogni giorno soluzioni per affrontare problemi delicati e qualche volta drammatici». «L'anno scorso è stato il primo anno in cui il governo non ha tagliato risorse ai comuni. Certo abbiamo talmente pagato negli anni precedenti - ha aggiunto Bianco - il prezzo della spending review, molto più delle regioni e dello stato centrale, che siamo ancora in una posizione molto delicata. Oggi avanzeremo proposte e faremo sentire - ha sottolineato - la nostra voce, con garbo e rispetto istituzionale, ma anche con molta fermezza. Qui dall’Anci, con il nuovo presidente, che stimo molto, lavoreremo insieme per ridare al Sud attenzione, come merita. C'è una larga convergenza su Decaro, lo sosterrò, sarò al suo fianco, portando - ha concluso - la mia esperienza di ex presidente Anci».
DE MAGISTRIS: RAFFORZARE L'AUTONOMIA - «Per me che sono un uomo del Sud è chiaramente un fatto positivo che ci sia una persona del Sud, ma a me interessa che cosa l’Anci vuole essere dalla settimana prossima». Lo ha detto il sindaco di Napoli, Luigi de Magistris, risapondendo ai giornalisti che gli chiedevano dell’elezione di Antonio Decaro a presidente dell’Anci.
«L'Anci deve molto, ma molto, rafforzare la sua autonomia. Non deve essere subalterna - secondo De Magistris - ai governi e in particolare ai governi degli ultimi anni che stanno strangolando i comuni da un punto di vista finanziario e normativo; non dev'essere subalterna ai partiti; dev'essere anche antagonista allo strapotere delle Regioni, insomma deve difendere le città, le comunità, i territori e il popolo». «E ogni sindaco, anche chi - ha aggiunto - è senza fissa dimora politica, nel senso che non ha movimenti organizzati o non ha partiti si deve sentire rappresentato, sia se viene da Lampedusa che da Trento». «Questa è l’Anci alla quale - ha sottolineato - vorrò dare un forte contributo. Se invece l’Anci pensa di essere un elemento di forza di questa o quella corrente politica, di questo o quel governo, e soprattutto di questo governo, allora penso che quest’Anci non va da nessuna parte».
«Il sindaco di Bari può essere garanzia di tutela se incarna le cose che ho detto io ed avrà tutto il sostegno che merita, se invece pensa - ha spiegato de Magistris - di fare il presidente essendo una costola di Renzi o di questo governo, chiaramente non avrà il sostegno, ma io sono fiducioso che da questa assemblea possa venire un’Anci forte. Poi un altro auspicio è che non ci sia un uomo solo al comando, che ci sia una squadra dove ognuno si deve anche assumere le responsabilità». «Se questa è l’Anci che viene fuori da Bari, personalmente come sindaco di Napoli e della città metropolitana di Napoli, darò il contributo necessario, perché credo - ha evidenziato - ci sia bisogno di una squadra, di una squadra ben rappresentativa di tutti i territori e anche di tutte le sensibilità politiche. Credo che qua si gioca molto il futuro dell’Anci in questi giorni. Decaro è giovane, è una persona che sa quali sono le sensibilità che si muovono all’interno dell’Anci anche molto alternative al suo partito di provenienza, deve sapersi staccare, a mio avviso da quella che è la sua origine, senza per nulla rinnegarla, perché non c'è nulla di male a far parte di un partito, ma quando sei presidente dell’Anci è tutta un’altra storia, e l’Anci deve essere forte, autorevole, autonoma e soprattutto - ha concluso De Magistris - basta con queste politiche che strangolano i Comuni, mettono in difficoltà i territori e massacrano i cittadini nei confronti dei quali i sindaci ci mettono la faccia e il corpo. Sinora i governi liberisti hanno massacrato i Comuni e soprattutto quelli del Sud».
ASSOCIAZIONE DELLA STAMPA: ORA UN PROTOCOLLO D'INTESA - L'Associazione della Stampa di Puglia esprime soddisfazione per l'elezione del sindaco della città metropolitana di Bari, Antonio Decaro, alla guida dell'Associazione nazionale dei Comuni. Il sindacato dei giornalisti pugliesi, in continuità con il prezioso lavoro svolto d'intesa col presidente uscente dell'Anci pugliese, Luigi Perrone, auspica di portare a compimento prima possibile un protocollo d'intesa sul reclutamento di lavoro giornalistico nella pubblica amministrazione e in particolare nei Comuni. Secondo l'Assostampa Puglia occorre, infatti, arrivare ad un vero e proprio decalogo – d'intesa con la Federazione nazionale della Stampa e l'Anci – sul reclutamento di giornalisti nell'attività di ufficio stampa degli enti locali (in forma singola o associata) tale da garantire, da un lato, il rispetto dell'autonomia amministrativa dei sindaci e della normativa sugli enti locali, e dall'altro il rispetto della dignità e professionalità dei colleghi, troppo spesso scavalcati da bandi fatti su misura o da selezioni che privilegiano chi non è nemmeno iscritto all'Albo professionale.
SALTA LA VISITA DE PREMIER PREVISTA PER OGGI - Il premier Matteo Renzi, a quanto si apprende dall'ANSA, al contrario di quanto inizialmente ipotizzato non sarà oggi a Napoli per la presentazione di Industria 4.0 e neanche all’assemblea dell’Anci a Bari. Il premier alle 17.30 avrebbe dovuto partecipare allincontro dal titolo 'Città Italian Style: cultura, bellezza, natura e qualità della vità, insieme con i ministri della Salute, Beatrice Lorenzin, e delle Politiche Agricole Maurizio Martina. Sempre giovedì, nella mattinata, i ministri per gli Affari regionali, Enrico Costa, e per la Semplificazione, Marianna Madia, parteciperanno all’incontro 'A ciascuno il suò e, a seguire, i ministri delle Infrastrutture, Graziano Delrio, e dell’Istruzione, Stefania Giannini, interverranno all’incontro 'La ricerca della felicità'. Venerdì saranno a Bari i ministri della Difesa, Riberta Pinotti, dello Sviluppo Economico, Carlo Calenda, e dell’Ambiente, Gian Luca Galletti.
Per la tre giorni sono attesi 741 delegati dei 7.146 Comuni che fanno parte dell’Anci, oltre a 214 giornalisti accreditati, 11 ministri, 115 relatori e 160 espositori, tutti ospitati nei 14mila mq di spazio espositivo all’interno della Fiera del Levante di Bari.
LE CHIAVI DI BARI A LINO BANFI - A latere degli appuntamenti dell’assemblea Anci ci saranno 45 eventi dedicati ai delegati e all’intera città di Bari. Sarà possibile seguire gli appuntamenti in diretta streaming su www.anci.it e su Twitter con l’hashtag ufficiale #anci2016.
Un assegno per le popolazioni terremotate sarà donato domani sera ai sindaci dei Comuni colpiti dal sisma nell’ambito di uno degli eventi collaterali all’assemblea annuale dell’Anci che si apre domani a Bari. A consegnare l’assegno, durante una serata di beneficenza nel teatro Petruzzelli, sarà Vasco Errani, commissario straordinario del Governo per la ricostruzione. Seguirà un incontro-dibattito su solidarietà ed emergenza al quale parteciperà anche Fabrizio Curcio, capo del Dipartimento della Protezione Civile, oltre ai sindaci di Arquata del Tronto, Accumoli, Amatrice e Norcia.
La stessa serata sarà l’occasione per la consegna delle chiavi della città di Bari all’attore pugliese Lino Banfi, nel corso di una cerimonia avvenuta al Petruzzelli.
Domani i delegati provenienti da tutta Italia parteciperanno, indossando maglie bianche con la stampa della fascia tricolore, alla corsa di sei chilometri all’interno della città vecchia di Bari e sul lungomare. Per la serata è stata organizzata una degustazione di vini sulla Muraglia accompagnata da un concerto di musica jazz e fuochi pirotecnici.
IL PRESIDENTE DELLA CAMERA BOLDRINI TELEFONA A DECARO - Telefonata di congratulazioni della Presidente della Camera, Laura Boldrini, al nuovo Presidente dell’Anci, il Sindaco di Bari Antonio Decaro.«I Comuni in questi anni sono stati chiamati ad uno sforzo eccezionale per fronteggiare la diminuzione delle risorse - ha sottolineato la Presidente - e devono sentire forte la vicinanza delle istituzioni nazionali. La Camera vuole essere sempre più una delle sedi che agevolano il confronto tra le istanze dei territori e le scelte politiche del Paese». La prima occasione di incontro tra la Presidente Boldrini e il nuovo vertice Anci sarà il 7 novembre prossimo, quando l’aula di Montecitorio sarà riempita da 600 Sindaci, in rappresentanza di tutti gli amministratori locali italiani.