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Gioco d'azzardo: per 25%
giovani pugliesi «fonte reddito»

 
Franco Giuliano

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Franco Giuliano

Gioco d'azzardo: per 25% giovani pugliesi «fonte reddito»

Venerdì 16 Settembre 2016, 20:06

BARI - «Il 25% dei giovani delle scuole superiori della Puglia, di età compresa fra 15 e 19 anni, dichiara che il gioco d’azzardo può essere una fonte di reddito». Lo ha spiegato l’avvocato Attilio Simeone, coordinatore nazionale di 'Insieme contro l’azzardò, intervenendo all’incontro organizzato nel padiglione di Unioncamere alla Fiera del Levante di Bari da Fondazione e Consulta Antiusura su 'Sovraindebitamento, azzardo e usurà.

Simeone ha fornito i dati sul giro d’affari del gioco d’azzardo in Puglia e in Italia, quattro miliardi di euro annui nella regione e 88 miliardi di euro nell’intero Paese, «pari a 70 milioni di giornate lavorative dedicate al gioco, se si moltiplica il consumo per il tempo trascorso davanti ad una slot machine».

L’incontro, moderato dal presidente della Fondazione antiusura San Nicola e Santi Medici di Bari, monsignor Alberto D’Urso, ha rappresentato l’occasione per lanciare un appello i politici e alle istituzioni regionali. «Quindici regioni hanno già legiferato su azzardo e usura ma la Puglia ancora no» ha detto monsignor D’Urso, il quale ha sottolineato anche il ruolo, in un’ottica di prevenzione, delle scuole e dei mezzi di comunicazione.

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