Sabato 06 Settembre 2025 | 23:00

Crisi a Natuzzi, fa discutere
il numero dei licenziamenti

 
Nicola PEPE

Reporter:

Nicola PEPE

Crisi a Natuzzi, presentatala newco e il nuovo piano

L'accordo all'incentivazione all’esodo e ad aziende che assumeranno lavoratori. I sindacati: non escludere alcun lavoratore

Martedì 06 Settembre 2016, 18:19

20:10

Natuzzi annuncia che nella riunione della Cabina di regia tenutasi oggi a Roma, l’azienda «ha formalizzato la proposta di creazione di una newco per superare i ritardi nell’attuazione del processo di reindustrializzazione del territorio, nonostante gli sforzi e gli investimenti che ha messo in campo in questi anni per ricollocare i collaboratori in cassa integrazione».
«Nel merito - è detto in una nota - Natuzzi ha presentato il piano industriale della newco a cui affidare le commesse della trasformazione del poliuretano per le imbottiture di divani e poltrone. Il piano prevede l’utilizzo del sito produttivo di Ginosa e l’impiego a regime di circa 100 collaboratori. I tempi di implementazione stimati per la riconversione della fabbrica e l'avvio delle attività sono di 12-18 mesi e gli investimenti necessari ammontano a circa 3 milioni di euro».
«Poiché il progetto non consentirà di riassorbire tutti i collaboratori in esubero - continua il comunicato - l’azienda ha confermato la sua disponibilità a stanziare ulteriori fondi per un nuovo piano di incentivazione all’esodo e per il rilancio e potenziamento di assist, il progetto che prevede incentivi oltre che ai collaboratori Natuzzi in esubero anche alle aziende che li assumeranno».
Natuzzi «fa appello al senso di responsabilità di tutti i partecipanti alla Cabina di regia affinché prosegua il percorso virtuoso fatto in questi due anni. Un cammino comune e condiviso che sta consentendo il ritorno alla competitività delle produzioni italiane, la salvaguardia occupazionale di quasi 2.000 collaboratori e la riduzione del numero degli esuberi da 1.726 a 330.

I SINDACATI - «L'obiettivo della nostra battaglia nella vertenza Natuzzi resta quello di non escludere alcun lavoratore. A volte, però, ci sembra che i vertici del gruppo, nonostante i proclami, non abbiano a cuore lo stesso risultato». Lo dichiarano in una nota le segreterie nazionali di Feneal Uil, Filca Cisl e Fillea Cgil, al termine di un incontro tenutosi al ministero dello Sviluppo economico.
«Non si spiegherebbe, altrimenti - sostengono i sindacati - perché a distanza di poco più di un mese dalla fine di ogni possibilità di ammortizzatore sociale per i 330 lavoratori messi in mobilità, l’azienda abbia avanzato una proposta che vedrebbe la ricollocazione nello stabilimento di Ginosa di circa un centinaio di lavoratori nell’arco di 18 mesi. Proposta che le organizzazioni sindacali ritengono irricevibile, poiché tutti i lavoratori devono essere ricollocati, al fine di assicurare un futuro ai propri lavoratori, che restano gli artefici del successo del marchio».
I sindacati definiscono «irresponsabile» l’atteggiamento del gruppo, annunciando che saranno intensificate le iniziative di mobilitazione. «L'azienda ha sempre dichiarato di non voler escludere alcun lavoratore e di tener fede agli impegni presi - proseguono i sindacati - ma al momento l’unica certezza è che dal 15 ottobre 330 lavoratori saranno licenziati, e per noi questo è inaccettabile. L’annunciata costituzione della Newco - spiegano - è stata nuovamente rinviata, e la volontà dell’azienda di rilanciare il sito di Ginosa appare tardiva e non efficace».
Cgil, Cisl e Uil di categoria, pur apprezzando la disponibilità del vice ministro Teresa Bellanova, chiedono che "tutti, azienda in primis ma anche governo e regioni interessate, si impegnino per garantire serenità e un futuro dignitoso per 330 lavoratori e per le loro famiglie, anche consentendo loro di trovare sistemazioni esterne al gruppo», e invitano Natuzzi ad avanzare «proposte con una prospettiva a medio-lungo termine, anche in seguito ai recenti annunci di bilanci in positivo. Ci sono quasi duemila lavoratori che continuano ad osservare un orario ridotto - concludono i sindacati - una vera mortificazione per la loro esperienza e professionalità e un disagio sociale insopportabile»

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Marchio e contenuto di questo sito sono di interesse storico ai sensi del D. Lgs 42/2004 (decreto Soprintendenza archivistica e Bibliografica Puglia 18 settembre 2020)

Editrice del Mezzogiorno srl - Partita IVA n. 08600270725 (Privacy Policy - Cookie Policy - - Dichiarazione di accessibilità)