di ANGELO LORETO
TARANTO - C’era il concorrente più giovane, Alberto Conte di soli 20 anni. E c’era chi non si era perso nessuna delle 29 edizioni precedenti, come Renzo Brioschi. È partita un minuto dopo la mezzanotte di lunedì la 30° edizione della Milano-Taranto, la rievocazione con moto d’epoca della storica corsa, organizzata dal Moto Club Veteran “San Martino”, che ogni anno prende il via nel capoluogo lombardo per distendersi in sei tappe lungo tutta la penisola e concludersi sabato sul lungomare di viale Virgilio.
La prima tappa della Milano-Taranto s’è conclusa attorno a mezzogiorno a Villanova di Castenaso, alle porte di Bologna. Una cavalcata lungo la pianura padana, attraversando paesi diventati ormai familiari agli amici della Mi-Ta. Frazione piatta come una tavola ma non per questo meno impegnativa di quelle che attenderanno i partecipanti nei prossimi giorni. I primi a partire, agli ordini del sindaco di Segrate, Paolo Micheli, accompagnato dal direttore di Eicma Giacomo Casartelli, sono stati Fabrizio Zorzo (Laverda75 cc del 1952) e Giacomo Nocent (Guzzino 65cc del 1954): partenza a spinta, come i piloti della vera Milano-Taranto.
Via via tutti i 215 motociclisti, tra i quali una ventina in sella a moto moderne e inseriti nella categoria “assaggiatori”, hanno lasciato l’Idroscalo per immergersi nel buio della notte. Prima sosta a Crema, stavolta in piazza Garibaldi, accolti da un pubblico che non si aspettavano e che per due ore, paziente, ha sottolineato il passaggio degli intrepidi cavalieri con calorosi applausi. Buona parte della frazione l’ha percorsa in moto anche Franco Sabatini, che non ha saputo resistere al fascino della guida notturna. Il patron della Milano-Taranto ha provato un brivido di commozione nell’attraversare strade ormai amiche.
All’arrivo, a conclusione di 356 chilometri, per tutti occhi arrossati, mani e gambe indolenzite da dodici ore di sella, schiene piegate: ma anche sorrisi e tanta gioia. Con la seconda tappa andata in scena ieri, da Villanova di Castenaso a Perugia: oltre 300 chilometri tra Romagna, Marche e Umbria. Oggi toccherà invece ai 237 chilometri della Perugia-Tivoli, mentre domani si arriva in Campania, da Tivoli a Maddaloni per 334 chilometri. Venerdì, penultimo giorno, si sbarca in Puglia, con 330 chilometri da Caserta a Bari. Da dove poi partirà l’ultima tappa che prima di chiudersi a Taranto toccherà Castellana Grotte, Alberobello, Martina Franca, Villa Castelli e San Giorgio Jonico.