BARI - Avrebbe manomesso slot machine riducendo il numero di giocate effettuate per pagare meno tasse all’Agenzia delle Entrate. La Procura di Bari ha in corso almeno otto diversi procedimenti nei confronti di una società produttrice e gestore delle macchinette, accusata insieme con il suo titolare di frode telematica aggravata ai danni dei Monopoli di Stato e falsificazione di comunicazioni informatiche.
Stando alle indagini della Guardia di Finanza, coordinate dal pm Angela Morea, l’imprenditore, che è l’unico autorizzato ad intervenire sulla manutenzione delle slot machine, avrebbe negli ultimi due anni manomesso la scheda madre di decine di macchine, alterando così i dati da fornire alla rete centrale di controllo sulla base dei quali chi è concessionario di queste attrezzature paga il cosiddetto Preu (Prelievo erariale unico).
In base agli accertamenti disposti dalla magistratura barese, l'imprenditore avrebbe messo così in piedi una truffa per centinaia di migliaia di euro. Le indagini su di lui avrebbero poi consentito di aprire numerosi fascicoli a suo carico con contestazioni identiche perché la stessa condotta sarebbe stata reiterata su numerose slot machine. Ciascuna delle truffe ipotizzate dalla Procura ammonta a circa 200 mila euro. Alcuni procedimenti sono già in fase di richiesta di rinvio a giudizio, mentre altri sono ancora in fase di indagini preliminari.
Truffa delle slot machine

Manomesse le schede madre di decine di macchine, alterando così i dati da fornire alla rete centrale di controllo
Venerdì 11 Marzo 2016, 21:03