Sabato 06 Settembre 2025 | 11:30

È morto Enzo Biagi il giornalista-partigiano

 

Martedì 06 Novembre 2007, 18:34

28 Novembre 2024, 16:16

MILANO - Enzo Biagi se n'è andato. Come una foglia d'autunno - per usare una delle ultime immagini che il popolare giornalista e scrittore era ancora riuscito a dare di se stesso - si è staccato dall'albero della vita, spazzato dal vento forte di una malattia inesorabile.
Biagi è morto alla clinica Capitanio, a 87 anni, attorniato dai suoi familiari, che lo hanno assistito in questi ultimi, drammatici dieci giorni. Biagi è stato lucido fino alla fine, come hanno testimoniato i colleghi e gli amici che, in quest'ultima settima, sono andati a trovarlo. Ha lottato «come un leone», non ha subito passivamente l'aggressione della malattia anche se forse era il primo a rendersi conto che la fine era imminente. «Il solito Biagi che tutti conosciamo» è stato il commento di chi era andato a visitarlo.
Ma che la battaglia fosse persa lo avevano sostanzialmente ammesso le stesse figlie, Bice e Carla, che in questi giorni non hanno mai rifiutato il contatto con la stampa, un mondo nel quale la famiglia Biagi ha una tradizione ben radicata. «La situazione è precipitata» era stato il primo annuncio e poi, con il passare delle ore e dei giorni «è sempre lucido, determinato, sereno», «c'è stato un lieve miglioramento ma la prognosi resta riservata», «è molto affaticato»: frasi, pronunciate in tempi diversi, più eloquenti di qualsiasi bollettino medico sugli alti e bassi.
Non restava che attendere, anche perché il pessimismo dei medici non lasciava spazio alla possibilità di una ripresa. Eppure Biagi già altre volte era riuscito a superare serie crisi. In una intervista del 2004, all'epoca del suo allontanamento dalla Rai, parlando dei suoi problemi, ricordava di aver fatto «due pneumotoraci» e di aver impiantati «sei by-pass» anche se su di lui avevano pesato, più di quelli, la morte della moglie Lucia, nel febbraio 2002, e della figlia Anna, a soli 47 anni, nel maggio dell'anno successivo.
Ma la sua forte fibra aveva resistito a tutto. Proprio per questo, quando si era diffusa la voce del ricovero in clinica di Biagi, dieci giorni fa, sembrava potesse trattarsi di uno dei tanti controlli ai quali periodicamente veniva sottoposto. In realtà era qualcosa di più: la situazione stava degenerando. Era inevitabilmente questione di giorni e, stamani, è sopravvenuto il decesso. «Si è addormentato sereno» è stata l'immagine di quel momento data dalla figlia Bice.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Marchio e contenuto di questo sito sono di interesse storico ai sensi del D. Lgs 42/2004 (decreto Soprintendenza archivistica e Bibliografica Puglia 18 settembre 2020)

Editrice del Mezzogiorno srl - Partita IVA n. 08600270725 (Privacy Policy - Cookie Policy - - Dichiarazione di accessibilità)