Martedì 09 Settembre 2025 | 20:40

Adozioni a distanza: nove milioni gli italiani coinvolti

 

Mercoledì 10 Ottobre 2007, 17:18

02 Febbraio 2016, 19:40

povertà bimbo tailandese MILANO - Nove milioni sono gli italiani che hanno in corso una adozione a distanza, per una cifra totale dell'ordine dei 3 miliardi di euro l'anno. Sono le stime di Eurisko per conto di 'Coresad', comitato per la regolamentazione del sostegno a distanza, cui aderiscono l'Associazione Amici dei Bambini (AiBi), il Centro Italiano Aiuti all'Infanzia (CIAI) e il Volontariato Internazionale per lo Sviluppo (VIS).
Queste tre associazioni (alcune fra le più note in Italia) sono però una goccia nel mare del Sostegno a Distanza (SAD) e attualmente, tutte insieme, hanno poco più di 20 mila casi attivi di SAD. Il panorama italiano, hanno osservato i loro rappresentanti, nel corso di una conferenza stampa a Milano, è enormemente frammentato in un gran numero di associazioni e parrocchie, ognuna delle quali fa da sè e con criteri diversi.
Proprio le cifre enormi del giro d'affari, che hanno sorpreso le stesse organizzazioni promotrici, hanno indotto il Coresad a darsi come obiettivo l'elaborazione di «un sistema normativo che disciplini, orienti e garantisca in tutta la sua ampiezza il fenomeno del Sostegno a Distanza (SAD) attraverso norme legislative e regolamentari, sia a livello nazionale che regionale e locale. Un documento strategico che esprima principi etico-politici portanti, in modo da delineare un modello anche culturale di Sostegno a Distanza, a tutela sia del donatore che dei destinatari».
Per far questo Coresad si è dotato di un Comitato scientifico composto da docenti universitari, esperti di diritto e di economia e rappresentanti del Parlamento quali Dorina Bianchi (commissione parlamentare infanzia) e Maria Burani Procaccini (commissione affari esteri e commissione infanzia). Segretario è Massimo Zortea, presidente del VIS.

L'indagine Eurisko, fatta su un campione rappresentativo della popolazione italiana adulta, ha aperto uno spiraglio di luce su un'attività dalle dimensioni non immaginate: il 97% degli italiani dichiara di conoscere il fenomeno del Sostegno a Distanza e il 50% si dice seriamente disposto ad aderire a progetti di SAD. Ma il dato che ha indotto il Coresad a credere maggiormente nella missione che si è data è che di quel 50% (23 milioni) che non ha intenzione di aderire, il 18% motiva il suo atteggiamento con la sfiducia nel fatto che i soldi arrivino effettivamente al beneficiario. «Abbiamo dato vita al Coresad - ha detto Zortea - perchè crediamo sia giunto il momento di tradurre una esigenza di serietà e rispetto reciproco in regole semplici e uguali per tutti. Una esigenza di trasparenza utile a tutti e quattro gli attori in gioco, che sono il donatore, l'organismo promotore, la controparte locale e la comunità destinataria».
© RIPRODUZIONE RISERVATA

Marchio e contenuto di questo sito sono di interesse storico ai sensi del D. Lgs 42/2004 (decreto Soprintendenza archivistica e Bibliografica Puglia 18 settembre 2020)

Editrice del Mezzogiorno srl - Partita IVA n. 08600270725 (Privacy Policy - Cookie Policy - - Dichiarazione di accessibilità)