Gli arrestati sono: Giuseppe Misceo, detto "U fantasm" di 51 anni; Arcangelo Telegrafo, di 23 anni; Francesco Mastrogiacomo, di 25 anni; Emanuele Grimaldi, di 46 anni; Nicola Abbrescia, di 31 anni; e i cugini Paolo (figlio di Giuseppe) e Domenico Misceo, rispettivamente di 26 e 30 anni. Ai primi quattro le ordinanze sono state notificate in carcere.
Secondo quanto accertato dagli investigatori, sarebbe stato Giuseppe Misceo, arrestato un anno fa dai militari della Guardia di finanza per usura, il presunto mandante dell’omicidio di Sifanno. Emanuele Grimaldi, invece, secondo gli investigatori, avrebbe materialmente partecipato all’omicidio insieme con Telegrafo e Mastrogiacomo. Per la Polizia, quindi, sarebbe stato proprio Grimaldi a pigiare sul grilletto, sparando 18 colpi di Kalashnikov che uccisero Sifanno, già sfuggito a due precedenti agguati.
I cugini Misceo, invece, avrebbero pensato all’organizzazione dell’omicidio, cominciando molti mesi prima.
Le indagini, frutto di una certosina attività investigativa di polizia e Guardia di finanza che aveva indagini parallele su un giro di usura, non hanno avuto la collaborazione di alcun pentito. Fu il contenuto di alcune telefonate, intercettate dagli investigatori, che si scambiarono gli indagati, ascoltate dagli uomini del Gico e dalla polizia subito dopo l’omicidio, a confermare i sospetti sul gruppo che aveva organizzato e compiuto l’omicidio. Al telefono, alcuni componenti del gruppo di fuoco, mostrarono entusiasmo per il risultato conseguito affermando di dover "festeggiare con i pasticcini".