Sabato 06 Dicembre 2025 | 06:11

Uniba, «fuori Israele dall'università»: studenti interrompono le lezioni. Il rettore: su Israele cambio di passo VIDEO

Uniba, «fuori Israele dall'università»: studenti interrompono le lezioni. Il rettore: su Israele cambio di passo VIDEO

 
redazione online (foto e video Donato Fasano)

Reporter:

redazione online (foto e video Donato Fasano)

Uniba, «fuori Israele dall'università»: all'ateneo gli studenti interrompono le lezioni

Bellotti incontra una delegazione di studenti: «La priorità assoluta è l'osservatorio di pace. Ci stiamo già lavorando»

Giovedì 02 Ottobre 2025, 10:55

17:34

Alcuni studenti dell’Università Aldo Moro di Bari, riuniti nella sigla Cambiare Rotta, nella mattinata di oggi avevano tentato di interrompere le lezioni in quattro plessi – Ateneo, Lingue, Scienze politiche e Giurisprudenza – come atto di protesta e mobilitazione in favore della Global Sumud Flotilla e del popolo palestinese.

Gli studenti erano entrati nelle aule, fermando le lezioni e chiedendo a docenti e colleghi di unirsi alla protesta. Successivamente si erano riuniti davanti al Rettorato per chiedere un incontro con il nuovo rettore, Roberto Bellotti, affinché l’università “prendesse posizione e rompesse i rapporti con Israele”.

«Abbiamo anche fatto partire un corteo – aveva spiegato la studentessa Antonella De Renzo – che ha attraversato l’area universitaria partendo dall’Ateneo». Poco dopo, il gruppo aveva occupato un’aula al secondo piano del palazzo Ateneo.

L’occupazione

Nell’aula occupata, studenti appartenenti a diverse sigle – fra cui Udu e Cambiare Rotta – avevano issato bandiere palestinesi, indossato kefiah e scritto sulla lavagna lo slogan “Block the university, all eyes on the Flotilla”. Durante la mobilitazione erano stati rilanciati anche gli appelli a partecipare in massa allo sciopero generale del 3 ottobre.

«Le prese di posizione fin qui assunte da UniBa per noi non sono sufficienti – aveva dichiarato la studentessa Rosangela Pavone –. L’ex rettore Bronzini ha annunciato il blocco solo di alcuni accordi con Israele, ma non ci accontentiamo. È necessario andare fino in fondo, finché tutte le intese non saranno sospese».

Il rettore: “Cambio di passo deciso”

Una delegazione di studenti aveva quindi incontrato il rettore Bellotti, accompagnato da un prorettore e da un componente del CdA. Gli universitari avevano chiesto la rottura di tutti i rapporti con Israele e l’adesione dell’Ateneo allo sciopero generale.

Bellotti aveva risposto ricordando che esiste già un documento approvato dal Senato accademico sugli accordi nel comparto bellico e annunciando un «cambio di passo deciso». Il rettore aveva inoltre promesso l’istituzione di una delegata alle ricerche per la pace e di un osservatorio a composizione mista, aperto anche agli studenti, definito «azione di altissima priorità».

«Troverete questo tema all’ordine del giorno di tutti i prossimi Senati accademici – aveva aggiunto – con monitoraggi e nuove prese di posizione della comunità universitaria contro la guerra a Gaza».

LO SCIOPERO

Prosegue con un’assemblea pubblica, nel cortile della facoltà di Giurisprudenza e Scienze politiche dell’università Aldo Moro, la mobilitazione degli studenti baresi riuniti nella sigle Udu, Uds e Zona Franka in solidarietà agli equipaggi della Glabal Sumus Flotilla e della popolazione di Gaza. I ragazzi si sono riuniti per discutere delle richieste già presentate stamattina al rettore, Roberto Bellotti, ma anche per sensibilizzare la comunità universitaria sull'adesione allo sciopero generale proclamato domani dalla Cgil.
«Attraverso questa assemblea - spiega la coordinatrice di Udu, Sahar Locaputo - vogliamo costruire con gli studenti la mobilitazione dei prossimi giorni. A partire dallo sciopero, al quale aderiremo in massa. Parteciperemo e porteremo a gran voce il nostro dissenso rispetto alle posizioni che sta assumendo il governo Meloni. Chiederemo al nostro Paese di posizionarsi in maniera chiara e sostenere il popolo palestinese e l’operazione umanitaria».
Locaputo evidenzia che «stiamo ottenendo il consenso di moltissimi docenti. Molti di loro hanno già sottoscritto le nostre rivendicazioni, con le quali chiediamo la cessazione di tutti gli accordi con le aziende belliche e le istituzioni israeliane, oltre a un chiaro posizionamento da parte dell’università a sostegno della Global Sumud Flotilla».

ARRIVATI I PRIMI DUE STUDENTI GAZAWI

Sono arrivati a Bari i primi due studenti di Gaza iscritti all’università Aldo Moro attraverso i corridoi umanitari con la Palestina, con il sostegno del Maeci, Mur, Crui e del Consolato di Gerusalemme. Frequenteranno i corsi del dipartimento di Ricerca e innovazione umanistica. Lo annuncia UniBa in una nota. I due studenti sono arrivati ieri sera all’aeroporto militare di Ciampino (Roma), sono usciti da Gaza attraverso un corridoio universitario straordinario aperto grazie alla mediazione del ministero degli Esteri.

I due ragazzi fanno parte di un primo gruppo di studenti vincitori delle cento borse di studio messe a disposizione da 35 Atenei italiani con il progetto Iupals - Italian universities for palestinian students della Crui. Nei mesi scorsi proprio la Conferenza dei rettori delle università italiane ha avviato il progetto di accoglienza accademica per sostenere economicamente un ciclo completo di studi universitari in Italia di studenti palestinesi residenti a Gaza.

I due studenti, spiega UniBa, sono «atterrati stanchi ma felici, i loro primi pensieri sono andati a chi è rimasto indietro». «Questo risultato - ha dichiarato la professoressa Fausta Scardigno, che li ha accolti a Ciampino a nome del rettore Roberto Bellotti e di tutta l’università Aldo Moro - è un traguardo del nostro Ateneo che ha creduto in questo progetto». Bellotti aggiunge che «in continuità con le azione avviate dal precedente rettore, Stefano Bronzini, crediamo fortemente in un’università sempre più inclusiva e che promuova l'integrazione sociale».

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Marchio e contenuto di questo sito sono di interesse storico ai sensi del D. Lgs 42/2004 (decreto Soprintendenza archivistica e Bibliografica Puglia 18 settembre 2020)

Editrice del Mezzogiorno srl - Partita IVA n. 08600270725 (Privacy Policy - Cookie Policy - - Dichiarazione di accessibilità)