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Ci sono più musulmani che cattolici nel mondo

 

Lunedì 21 Maggio 2007, 10:28

03 Novembre 2024, 19:53

CITTA' DEL VATICANO - Nel mondo, i musulmani sono ormai più dei cattolici: un miliardo 322 milioni a fronte di un miliardo 115 milioni di fedeli della Chiesa di Roma. Il sorpasso è stato silenzioso e in qualche modo ineluttabile, date le dinamiche demografiche che favoriscono i Paesi islamici, a più alto tasso di natalità rispetto alle aree del mondo nelle quali prevalgono i cristiani e, in particolare, i cattolici.
Ad attestare lo storico mutamento nei rapporti di forza tra le religioni sono alcune statistiche uscite in questi giorni.
L'Annuario vaticano registra negli ultimi anni una sostanziale tenuta della popolazione mondiale di fede cattolica: dal 2000 al 2005 è infatti passata da poco più di un miliardo 45 milioni a circa un miliardo 115 milioni, con un incremento del 6,7%, un tasso di crescita di poco al di sotto di quello relativo al complesso degli abitanti del pianeta, che è stato del 6,9%. Si è dunque avuto un leggero regresso in termini di quota percentuale sulla popolazione mondiale.
Allo stesso tempo, il World Christian Database, istituto statunitense specializzato nello studio dei trend religiosi, rileva nel 2005 un miliardo 322 milioni di musulmani. Anche se scomponendo questo dato tra sunniti e sciiti, il sorpasso nei confronti dei cattolici rimane: infatti la comunità sunnita, largamente maggioritaria nel mondo islamico, può contare su un miliardo 152 milioni di credenti, contro una minoranza sciita di circa 170 milioni di devoti.
Nel 2005 (ultimo anno disponibile per i censimenti), i musulmani rappresentavano il 20,45% di una popolazione mondiale di 6 miliardi 464 milioni di persone; nel 1983 ne costituivano solo una quota del 13, 8%. La loro crescita è dovuta ad un tasso di nascite molto elevato nella popolazione islamica, più che ad un espansionismo o proselitismo religioso in nazioni tradizionalmente appartenenti ad altre fedi. I cattolici erano il 18% della popolazione mondiale un quarto di secolo fa e nel 2005 si attestano sul 17,2%.

Pagano un arretramento demografico in Europa, non compensato dal dinamismo dell'Africa. La prospettiva cambia però in maniera radicale se si considera l'intera popolazione cristiana del mondo: se si tiene conto, cioè, non solo dei cattolici, ma anche degli ortodossi, dei protestanti «tradizionali»e, soprattutto, dei nuovi movimenti religiosi di derivazione evangelica, spesso chiamati spregiativamente sette.
Il numero totale dei cristiani delle diverse chiese - sempre secondo dati relativi al 2005 - è di 2 miliardi 153 milioni, più o meno un terzo della popolazione del pianeta: una realtà in espansione, perché i cristiani, nel loro complesso, avanzano di quasi tre punti percentuali negli ultimi 25 anni.
Il volto del cristianesimo sta però mutando rapidamente: le chiese storiche - cattolica, ortodossa, luterana e anglicana - sono in una situazione di stallo, mentre si moltiplicano e crescono i nuovi movimenti evangelici.
La visita di Benedetto XVI in Brasile ha evidenziato l'aggressività di questi gruppi in America Latina; tuttavia l'espansionismo delle cosiddette sette è un fenomeno su scala planetaria. A scorrere le statistiche elaborate Paese per Paese dal World Christian Database, si scopre che sono proprio le nuove chiese indipendenti cristiane a conquistare spesso la percentuale più alta di crescita e di nuovi adepti.
Ciò vale inaspettatamente anche per nazioni come la Cina popolare o l'Afghanistan. Nel gigante asiatico, l'istituto di ricerche statunitense calcola la presenza di 109 milioni di cristiani, di cui 81 milioni clandestini: si tratterebbe di una minoranza sempre più importante, l'8,4 per cento dell'intera popolazione cinese; se le cifre sono attendibili, i cristiani cinesi surclassano dunque la minoranza musulmana, costituita da circa 20 milioni di fedeli, e starebbero per porsi alla pari con i buddisti, 110 milioni di persone, l'8,5 per cento degli abitanti del Paese. Di questa importante fetta di cristiani cinesi, i neocarismatici, ovvero i rappresentanti del nuovo cristianesimo, sono oltre 89 milioni, mentre i cattolici si attestano sui dieci milioni di devoti, divisi tra fedeli del Papa di Roma ( clandestini) e appartenenti alla Chiesa patriottica nazionale. I rimanenti dieci milioni di cristiani sono divisi tra le altre chiese storiche cristiane.
In Afghanistan, nazione radicalmente musulmana nella sua totalità, i nuovi cristiani hanno rappresentato il gruppo religioso con la più alta percentuale di espansionismo: nel 2005 hanno avuto una crescita di quasi il 30%. Si tratta di numeri minimi, 4 mila persone. Tante però se paragonate alla decina di religiosi cattolici che tentano di resistere, nonostante i pericoli e la crescente ostilità dei fondamentalisti islamici.
Elisa Pinna

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