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Nel piano aeroporti non c'è la Basilicata

Nel piano aeroporti non c'è la Basilicata

 
Nel piano aeroporti non c'è la Basilicata

Domenica 30 Novembre 2014, 09:42

03 Febbraio 2016, 06:07

di FILIPPO MELE
PISTICCI - Due giorni. Tanti ne restano alla Basilicata per non perdere l’ultimo aereo. La Regione, infatti, è rimasta fuori dal Piano aeroporti predisposto dal governo nazionale. Ed il sindaco Vito Di Trani ha lanciato un appello in extremis: «Regione e parlamentari lucani facciano pressing sul ministro Maurizio Lupi per inserire nel Piano la Pista Mattei». Ma non solo di appelli si tratta. Il due dicembre il Comune ha convocato i sindaci del Materano a Marconia. E non è escluso che Di Trani si faccia promotore della realizzazione dell’idea propostagli ieri dalla Gazzetta: una riunione congiunta di primi cittadini proprio sulla “Mattei” per far sentire la voce dell’unica regione d’Italia priva di una struttura aeroportuale. Ma perchè solo due giorni per non perdere l’ultimo volo? «Perché – ha spiegato il sindaco – domani si riunirà a Roma la Commissione infrastrutture e dopodomani la Conferenza unificata Stato - Regioni. Sono le uniche due sedi in cui si potrà porre la necessità che anche la Pista Mattei rientri nel Piano Lupi prima che esso venga approvato. Piano in cui sono previsti 112 aeroporti a cui sarà prioritario destinare investimenti. Se così approvato esso vanificherebbe gli investimenti della Regione, otto milioni di euro, destinati all’allungamento dell’aviosuperficie».

Insomma, per il nostro interlocutore “nelle imminenti riunioni romane il “governatore” Marcello Pittella, l’assessore Aldo Berlinguer e i parlamentari lucani debbono porre con forza l’esigenza di un aeroporto regionale. Come stanno chiedendo i tanti Comuni che hanno deliberato sulla “Mattei” aeroporto della Basilicata”. Comuni convocati il 2 dicembre a Marconia per discutere di una vicenda che riguarda tutta la Regione poiché Matera è stata proclamata capitale della cultura del 2019. Ma che capitale sarà se non si tenterà di colmare il gap del mancato arrivo delle Ferrovie dello Stato nella città dei Sassi e della mancanza di un aeroporto? «Io – ha detto il sindaco – penso alle isole greche dell’Egeo che sono “decollate” solo grazie allo scalo aereo di Santorini».

Perché, allora, non far sentire al voce dei primi cittadini riuniti tutti insieme, emblematicamente, sulla Pista della Valbasento con le loro fasce tricolori per festeggiare, in caso di successo della missione romana, o per protestare, in caso contrario? «È una bella idea. Si può fare», ha concluso Di Trani.

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