- BARI, 2 FEB - Il Consiglio regionale della Puglia, esaurita la discussione generale, sta per iniziare l’esame degli articoli che compongono i due disegni di legge relativi al bilancio di previsione per l’esercizio finanziario 2016 e pluriennale 2016-2018. A pesare sull'andamento dei lavori, che dovrebbero concludersi in nottata, è il numero elevato di emendamenti, ben oltre 100 contenuti in 370 pagine, fornite di referto. Durante il dibattito generale le opposizioni di centrodestra ed il Movimento 5 Stelle hanno criticato la manovra finanziaria.
«Ci aspettavamo un bilancio in discontinuità con il passato, impostato secondo criteri programmatici, invece - ha sostenuto il capogruppo di CoR, Ignazio Zullo - anche questo documento rincorre le emergenze. E’ mancato quell'ascolto che il presidente Emiliano chiede ma che difficilmente concede agli altri». «La realtà è che le buone intenzioni ? ha aggiunto il capogruppo di Forza Italia, Andrea Caroppo - sono state soppiantate da vizi antichi. Se c'è la volontà politica le risorse finanziarie non mancano. La dimostrazione è data dalla rapidità con cui sono state reperite quelle necessarie a coprire i deficit sanitari e la disinvoltura con cui sono state concesse le dotazioni finanziarie per soddisfare le richieste provenienti dai singoli consiglieri di maggioranza?.
?La Puglia è arrivata fra le ultime ad approvare il suo bilancio ? ha spiegato il capogruppo di Movimento Schittulli - Area Popolare, Giannicola De Leonardis - e ci saremmo aspettati dei fuochi d?artificio, ma in realtà non ho trovato grandi differenze rispetto al passato, mentre ci sono situazioni che sono lì ferme, immobili, che vanno guardate con attenzione». "Questo bilancio - ha detto il capogruppo del M5S, Antonella Laricchia - si può dividere in due parti: da una parte ci sono le eterne proroghe della Regione Puglia, da decenni; dall’altra parte ci sono, invece, le mance, cioè le poche risorse elargite per dare l’illusione di aver pensato a tutte queste categorie, ma in realtà per non risolvere nulla». (SEGUE).
BARI - «L'autorevolezza di un bilancio non la si trova più nella previsione di una spesa ormai vincolata, ma nel consuntivo» ha spiegato il consigliere Pd, Pino Romano, replicando alla minoranze nell’aula del consiglio e spiegando che «questo bilancio ha una matrice politica definita che dà il senso delle cose che si vogliono fare all’interno dei limiti che ci sono stati imposti».
«C'è molta verità nella maggioranza che sostiene che i margini di autonomia e di discrezionalità di scelta politica nel documento programmatorio del bilancio si siano drasticamente ridotti e ci sono delle verità nell’opposizione che sostiene ? ha aggiunto Guglielmo Minervini, capogruppo di NsP - comunque scelte politiche che si possono ancora fare. Io penso che questo ciclo che si sta aprendo debba riproporsi l’obiettivo di dare qualità alla spesa».
«L'approvazione del bilancio di previsione 2016 darà a questa amministrazione regionale ? secondo Napoleone Cera, capogruppo dei Popolari - la concreta possibilità di dare effettiva attuazione agli impegni assunti nei confronti dei cittadini pugliesi durante le ultime elezioni. E’ un bilancio che fa economie, che non aumenta tasse, indolore per i cittadini».
«E' stato raggiunto un obiettivo essenziale: evitare l’aumento della pressione fiscale, un dato apprezzabile ? ha chiarito Paolo Pellegrino, capogruppo di La Puglia con Emiliano - considerando l'attuale fase economica e la politica del governo nazionale».
"Voglio sottolineare la questione dei Consorzi di bonifica e chiarire - ha concluso Sabino Zinni, capogruppo di Emiliano Sindaco di Puglia - che in questo bilancio facciamo una cosa vera e seria. Appostiamo una cifra considerevole, ma non stratosferica, perchè si possa implementare una riforma in tempi certi. Ci dà una tempistica certa che ci si augura possa essere rivista al ribasso, cioè a 180 giorni, per fare la riforma dei Consorzi di bonifica e si mettono a disposizione non parole, ma risorse, perchè questo accada. Credo sia un buon risultato».