LECCE - Per fare il rappresentante di lista è necessario essere residenti nella città in cui ha sede il seggio. E così a Lecce sono state una cinquantina (per l'esattezza 49, di cui 43 riconducibili al centrodestra) le persone incappate nelle maglie del regolamento elettorale. E fra loro anche aspiranti rappresentanti di lista eccellenti come il sindaco di Nardò Pippi Mellone, arrivato in mattinata in città per dare manforte nella battaglia dei seggi all’amica Adriana Poli Bortone.
Il leader del movimento di destra «Andare Oltre» ha chiesto di essere ammesso alle operazioni di voto e allo spoglio quale rappresentante di lista, ma ha dovuto arrendersi quando gli è stato contestato di non essere residente nel capoluogo. Ha così proseguito il suo ‘tour’ fra le sezioni elettorali della città, non passando inosservato anche per la t-shirt indossata: sul dorso ha la scritta Pippi e il numero 10.
Stessa sorte di Mellone è toccata all’ex consigliere e assessore regionale Fabrizio Camilli, che pure al primo turno è stato candidato nelle liste della Poli, ma che non risulta residente a Lecce. L'esclusione ha causato qualche tensione nei seggi, dove in alcuni casi le forze dell'ordine hanno provveduto a identificare chi ha protestato.