Luigi Di Maio, leader di Impegno civico e ministro degli Esteri, quali le proposte della sua lista per fronteggiare il caro-energia?
«Per proteggere imprese e famiglie abbiamo una strategia in tre passaggi. Il primo, decreto Taglia-Bollette subito dopo le elezioni: lo Stato paga l'80% delle bollette delle famiglie del ceto medio e in povertà e di tutte le imprese, dalla piccola attività alla grande azienda, fino alla fine dell'anno. Per la parte delle imprese occorrono 13 miliardi circa, li abbiamo già individuati nei maggiori incassi dello Stato, ad esempio, su Iva e accise derivanti dall’inflazione. Secondo passaggio, tetto massimo al prezzo del gas in Ue. Abbiamo avviato questa battaglia mesi fa e dobbiamo ottenere questa misura che viene osteggiata da Salvini e trattata con indifferenza dai suoi alleati, i quali così finiscono per fare il gioco di Putin, mentre gli italiani continuano a pagare bollette astronomiche. Terza misura, azzeramento dell’Iva su tutti i beni alimentari, della natalità e farmaceutici, perché a causa dell’inflazione l’acquisto di alcuni beni sta diventando impraticabile. Noi contro la crisi abbiamo una ricetta, la destra solo propaganda».
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