È tornato libero dopo poco più di un anno il caporalmaggiore dell’Esercito Antonio Serafino, arrestato il 13 maggio 2021 nell’ambito dell’inchiesta sull’arsenale dell’ex gip Giuseppe De Benedictis. Lo ha deciso il gup di Lecce, Laura Liguori, che ha revocato i domiciliari al sottufficiale residente a Ruvo di Puglia (Ba). Per quelle armi Serafino (avvocati Viola Messa e Antonio La Scala) tre giorni fa ha patteggiato 5 anni, mentre De Benedictis e l’imprenditore agricolo Antonio Tannoia (entrambi tuttora ai domiciliari) sono stati condannati in abbreviato a 12 anni e 8 mesi.
Per Serafino, difeso dagli avvocati Antonio La Scala e Viola Messa, la gup, con parere favorevole della Procura di Lecce, ha accolto l’istanza di revoca della misura cautelare ritenendo cessate le esigenze cautelari. Nell’ambito del procedimento, Serafino ha patteggiato la pena a 5 anni di reclusione. Per questo vicenda De Benedictis e il co-imputato Antonio Tannoia, l’imprenditore agricolo nella cui villa di Andria fu trovato nascosto l’arsenale (anche lui condannato a 12 anni e 8 mesi), sono tuttora detenuti agli arresti domiciliari.