ArcelorMittal, dopo la riunione di oggi con i sindacati a Roma sulle problematiche relative alla sicurezza nello stabilimento siderurgico di Taranto, alle criticità impiantistiche e al ricorso massiccio alla cassa integrazione, ha programmato incontri specifici con le Rappresentanze sindacali unitarie (Rsu) a partire da domani.
Lo rendono noto Fim, Fiom e Uilm di Taranto, precisando che a tale decisione l’azienda è arrivata «dopo un confronto a volte molto conflittuale». L’Usb ha abbandonato il tavolo giudicando "indisponente» l’atteggiamento dell’Ad di ArcelorMittal Italia, Lucia Morselli, presente al tavolo.
I focus sulla sicurezza domani riguarderanno gli impianti Manutenzioni centrali (ore 9), Acciaieria 1/2 (ore 11), Treno nastri Tna1/2 (ore 14), e Area Afo (ore 16).
Le criticità «presenti all’interno dello stabilimento, sia nella gestione degli impianti - viene sottolineato - che dei lavoratori, necessitano di approfondimenti e focus specifici e, per tali ragioni, Fim, Fiom e Uilm hanno chiesto un immediato intervento da parte dell’azienda attraverso un confronto con le organizzazioni sindacali». «Inoltre - aggiungono i sindacati - abbiamo chiesto e rivendicato l’applicazione di una turnazione tra i lavoratori di impianti similari come i treni nastri, altiforni e acciaierie, oltre ad un approfondimento sulle manutenzioni centrali di reparto».
A partire da domani, concludono i sindacati, «verificheremo con le Rsu di reparto quali saranno le reali disponibilità da parte della multinazionale rispetto alle richieste avanzate dalle organizzazioni sindacali. È del tutto evidente che qualora non si dovessero concretizzare le disponibilità da parte di ArcelorMittal, emerse al tavolo, continueremo con le mobilitazioni già intraprese nei giorni scorsi».
USB, ECCO PERCHE' ABBIAMO LASCIATO IL TAVOLO - «A incontro iniziato i sindacati parlavano della grave situazione della fabbrica, dei grossi problemi dei lavoratori diretti e appalto e l’Ad di ArcelorMittal Italia Lucia Morselli tranquillamente leggeva il giornale disinteressata, quasi infastidita. Come Usb abbiamo deciso di abbandonare il tavolo, la mancanza di rispetto è verso i lavoratori che rappresentiamo ed è l’ennesimo atteggiamento arrogante, sprezzante e vergognoso, di chi continua a giocare con la vita delle persone».
E’ l’accusa del coordinatore provinciale di Usb, Francesco Rizzo, in merito all’incontro che si è svolto a Roma tra ArcelorMittal e sindacati sulle problematiche relative alla sicurezza dello stabilimento siderurgico di Taranto e le criticità impiantistiche.
Non ci sono piú assolutamente le condizioni - aggiunge - per portare avanti questa storia. Inaccettabile mancanza di rispetto da parte dell’amministratore delegato di ArcelorMittal, Lucia Morselli. Pochi minuti sono bastati per arrivare alla solita conclusione: non vi è da parte della multinazionale la minima considerazione. Lo Stato inoltre continua ad assecondare questo inammissibile atteggiamento di totale strafottenza».
L'Usb ribadisce «le numerose mancanze: disattesi tutti gli impegni - sostiene il sindacato - sotto ogni punto di vista, scelta del personale da assumere fatta in maniera unilaterale. numero unità lavorative assunte inferiore a quello stabilito, assenza di interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria con le ovvie conseguenze per quel che riguarda la sicurezza in fabbrica, abuso della cassa integrazione. Crediamo che sia stato superato di gran lunga il limite. ArcelorMittal deve andare via. Il Governo - conclude Rizzo - cacci questo gruppo e riparta mettendo in sicurezza gli impianti».