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Covid 19 Puglia, tampone per chi torna da Spagna, Malta e Grecia: se è negativo niente isolamento. La circolare

 
Massimiliano Scagliarini

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Massimiliano Scagliarini

Bari, potenziato laboratorio Covid al Di Venere: 500 tamponi al giorno

Per chi non avrà contratto il covid, la quarantena si riduce dunque a due-tre giorni, il tempo massimo in cui le Asl – tramite i dipartimenti di prevenzione – garantiranno il prelievo del tampone e la comunicazione dell’esito

Mercoledì 12 Agosto 2020, 18:54

21:39

BARI - Chi rientra in Puglia da Spagna, Grecia e Malta dovrà rimanere in isolamento per il tempo tecnico di effettuare il tampone e ottenere l’esito negativo. E’ questo che prevede la circolare di chiarimenti diramata dalla Regione. Per chi non avrà contratto il covid, la quarantena dovrebbe ridursi a 3 giorni, il tempo massimo in cui le Asl – tramite i dipartimenti di prevenzione – garantiranno il prelievo del tampone e la comunicazione dell’esito.

La Regione è dunque intervenuta, dopo l’ordinanza con cui martedì il governatore Michele Emiliano ha imposto la quarantena obbligatoria per chi rientra dai tre Stati europei che stanno producendo il maggior numero di casi, per tenere conto delle numerose proteste arrivate da ogni parte. Il tampone e la mancanza di sintomi – questo è il principio – sono sufficienti per interrompere la quarantena. I pugliesi che rientrano dalle vacanze dovranno dunque registrarsi sul sito della Regione e verranno chiamati dalle Asl per il prelievo. Fanno eccezione i contatti stretti di persone che dovessero risultare positive: dovranno rimanere a casa in quarantena anche se il loro tampone sarà negativo.

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«Vi ricordo - ha scritto Emiliano sulla sua pagina Facebook - che rimane l'obbligo per tutti coloro che arrivano da altre regioni italiane e da tutti i Paesi esteri di autosegnalarsi sul sito https://www.sanita.puglia.it/autosegnalazione-coronavirus. Questo obbligo è disposto per tutti, residenti in Puglia e non residenti e quindi anche per i turisti. Per coloro che si autosegnalano si attiva la sorveglianza attiva da parte dei Dipartimenti di prevenzione delle Asl. Grazie a un protocollo sottoscritto con le Forze dell'Ordine, i controlli sul rispetto dell'obbligo di autosegnazione saranno rafforzati. Le Forze dell'Ordine daranno anche supporto all'azione delle nostre Asl nel tracciamento dei contatti stretti dei casi positivi Covid19».

«RISPETTATE NORME ANTI COVID» IL RICHIAMO DELLA REGIONE AI SANITARI - Dopo i casi di contagio registrati in alcuni ospedali pugliesi, il direttore del dipartimento Salute, Vito Montanaro, e il professore Pierluigi Lopalco, capo della task force per l’emergenza Coronavirus, hanno inviato ad Asl, ospedali e primari una circolare «urgente» per richiamare tutti gli operatori sanitari al rispetto delle misure anti Covi-19. "Tutte le misure di prevenzione - si legge al primo punto delle 17 disposizioni - devono essere puntualmente rispettate». I responsabili regionali chiedono «particolare cura alla comunicazione nei confronti dei cittadini delle misure di prevenzione» e poi evidenziano i protocolli da seguire alla lettera. Ad esempio, «garantire effettiva disponibilità di detergenti per le mani, distanziamento di sicurezza in tutte le circostanze, ventilazione frequente dei locali, pulizia». E ancora: tutti i pazienti, visitatori e fornitori che accedono nelle strutture sanitarie devono indossare la mascherina; gli accessi programmati per visite ed esami devono avvenire solo su prenotazione, evitando la presenza di più pazienti in contemporanea; gli accessi ai visitatori devono essere limitati alle situazioni strettamente necessarie; devono essere garantite in tutte le strutture le attività di pre triage, le «aree grigie» dove valutare i casi sospetti, e anche «in condizioni di emergenza/urgenza deve essere eseguito il tampone». «Ogni paziente, anche in assenza di sintomi deve essere considerato potenzialmente contagioso», ribadiscono Lopalco e Montanaro nella circolare. A tutti gli operatori sanitari, inoltre, deve essere garantita la disponibilità di dispositivi di protezione individuale e «non è giustificabile in nessun caso il mancato utilizzo dei Dpi». Infine, gli operatori sanitari che dovessero "risultare esposti a causa del mancato utilizzo dei Dpi devono essere immediatamente allontanati dal servizio e sottoposti a sorveglianza sanitaria e accertamento diagnostico con tampone».

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